biblioteca civica sanremo

Non poteva mancare nell’ambito delle giornate mondiali dell’Unesco la giornata dedicata al teatro la cui data ufficiale è il 27 marzo di ogni anno a partire dal 1962 per iniziativa dei componenti del IX Congresso dell’Istituto Internazionale del Teatro.

L’Istituto Internazionale del Teatro (International Theatre Institute) è nato all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, nel 1948. È una delle più grandi organizzazioni internazionali non governative dedicata al teatro ed è stata fondato a Parigi dall’UNESCO.

L’istituzione della giornata mondiale del teatro si propone “di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle arti della scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l’opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell’amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall’U.N.E.S.C.O.”.

“Gli ideali e gli scopi principali dell’UNESCO sono il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e soprattutto il rispetto universale per i diritti umani e le libertà fondamentali”, commenta il Club per l’UNESCO di Sanremo. “La giornata mondiale del teatro, ci ricorda che la libertà e la pace sono qualcosa di prezioso, che dobbiamo alimentare e proteggere. Sempre. La giornata mondiale del teatro non serve solamente a celebrare quello che tutti noi amiamo, l’emozione di salire sul palco o di sedersi in platea per assistere alla magia del teatro, ma serve anche a ricordarci come le arti sceniche siano importantissime per accrescere la cultura di ogni individuo. Anche noi oggi vogliamo dare il nostro piccolo contributo a questa importante giornata”.

Per unirci alle celebrazioni e diffondere la cultura del teatro, il Club per l’UNESCO di Sanremo ha voluto venerdì 27 maggio, alle ore 17 presso il museo civico di Sanremo, presentare il volume “Antologia teatrale. Atto secondo” realizzato a più mani e presentato dalla prof.ssa Antonia Lezza coadiuvata da Marco Innocenti, Mirella Saulini, Stefania Stefanelli, Franco Vazzoler

“L’intento della giornata è quello di avvicinarci allo splendido mondo del teatro”, spiega il Club.

Nel quadro attuale del teatro italiano contemporaneo, sempre più lontano dalla tradizione e improntato alla sperimentazione, il volume “Antologia teatrale. Atto secondo” si propone di presentare una serie di riflessioni di studiosi, autori, protagonisti delle scene attuali centrate sul tema del testo teatrale, in continuità con il precedente volume dal titolo “Antologia teatrale. Atto primo”.

La raccolta dei contributi, curata da Antonia Lezza, docente di letteratura teatrale italiana all’Università di Salerno, e affiancata, in questo imponente lavoro, da due giovani studiose già sue allieve, Federica Caiazzo e Emanuela Ferrauto, si divide in quattro parti. Dopo due autorevoli premesse, quella della curatrice Antonia Lezza e quella di Gius Gargiulo, che rievoca i saggi del volume precedente e ne dimostra la continuità con quello attuale, la prima parte, dal titolo “Studi sul teatro”, comprende saggi di studiosi di diverse declinazioni e orientati su diverse fasi storiche: dal teatro dei Gesuiti al teatro contemporaneo, in particolare quello napoletano e quello siciliano. Nella seconda parte che si intitola “I maestri della parola”, i due interventi, quello di Enzo Moscato e quello di Manlio Santanelli, ci riportano in medias res, all’interno cioè della scrittura autoriale che, nel contributo di Santanelli, evidenzia il proprio carattere mescidato tra lingua e dialetto. La terza parte, Regia/Critica, contiene i contributi di Francesco Saponaro e quello di Giorgio Taffon che dimostrano l’importanza delle riscritture e della rielaborazione dei testi mediante la loro rappresentazione scenica. Infine, la quarta parte, “Scrivere il (di) teatro”, alcuni autori contemporanei, campani e siciliani, offrono le loro testimonianze della gioia e della problematicità suscitate dallo ‘scrivere teatro’.

Il volume fornisce un quadro esaustivo dei progressi, rispetto al passato, ottenuti anche faticosamente dagli studiosi che rappresentano la critica teatrale contemporanea e, nello stesso tempo, offre testimonianze impagabili da parte di chi, il teatro, lo vive sulla propria pelle.