video
play-rounded-outline
04:40

Nell’ambito dei Martedì Letterari curati da Marzia Taruffi, a Sanremo giunge il giornalista, scrittore e conduttore televisivo Alain Elkann, per presentare il libro “Il silenzio di Pound”, edito per Bompiani, la presentazione, svoltasi all’interno del ‘Teatro del Casinò’ di Sanremo, ha visto la partecipazione del giornalista e saggista Carlo Sburlati.

“Essendo il mio libro un romanzo e non una biografia”, dice Elkann introducendo lo scritto, “anche se tutti i dati che lo riguardano sono veri, questo in realtà è ‘il mio’ Ezra Pound. Come l’ho letto io. E mi affascinavano gli ultimi 10 anni di vita del poeta, quelli dove smette di parlare. E cerco dunque di interpretare il suo silenzio”.

“Il silenzio di Pound” è narrato dal punto di vista di un alter ego dell’autore, Morli, scrittore prigioniero dell’ossessione di capire in che cosa consista il genio, approfondendo le opere e le vite di grandi artisti, finendo con il concentrarsi, per l’appunto, su una figura tutt’oggi enigmatica, ossia quella del poeta americano, tra i più visionari e originali del Novecento, avanguardista dalla solida formazione classica, economista, traduttore di Confucio, amico, editor e consigliere di personalità come Yeats, Joyce, Eliot, Hemingway. Ma anche fascista, antisemita, agitatore politico recluso dal 1945 al 1958 nella sezione criminale del St. Elizabeth’s Hospital di Washington con l’accusa di tradimento.

La domanda del libro è sulla possibilità di comprendere e conciliare queste anime contraddittorie. Facendosi guidare dai Cantos e da altre opere di Pound, Morli cerca di ricomporre il mosaico di una personalità prismatica che non si lascia circoscrivere dalle categorie a cui ricorriamo abitualmente, e parte alla ricerca di chi lo ha conosciuto o anche solo incontrato. Inizia così a intessere un dialogo immaginario con il poeta, dove trovano posto i luoghi e le donne che ha amato, soprattutto nell’ultima parte della sua vita, quando si chiude nel silenzio e percorre le calli di Venezia diventando un’icona insondabile. Ma più Morli cerca di avvicinarsi al mistero di Pound, più lui sfugge alla domanda: si può condannare l’artista e assolvere la sua arte?

Poco prima dell’inizio della presentazione, Elkann si è soffermato sugli stati dell’arte del giornalismo e dell’editoria, sottolineando le profonde differenze tra i due settori.

“Il panorama dei media è cambiato”, dice. “Il giornalista classico è un modello in crisi. La gente legge sempre meno i giornali e i social hanno cambiato la visione del giornalismo. Il mondo dei libri invece non soffre la stessa crisi dei giornali. Il libro cartaceo una volta sembrava potesse essere superato. Invece la gente oggi legge. Leggono i bambini. Si legge a scuola. I libri hanno un passo diverso dalle notizie. Quello che leggi su un libro non è della stessa misura o dello stesso spazio temporale. Per questo la gente ama ancora leggere. Chi non legge libri, penso, vive peggio, perché leggere libri vuol dire leggere molte vite ed entrare in molti mondi. Ho scritto un libro su un grande personaggio, molto discusso come Pound. Ora sto scrivendo un libro per bambini. Lo faccio per la mia nipote di 11 anni, in cui i protagonisti sono degli animali. Con tutto quello che succede nel mondo mi sembrava bello uscire da Trump, dal conclave, dalle guerre, ecc. e raccontare invece storie di animali per i più piccoli”.