Ora dopo ora si avvicina la 73esima edizione del Festival di Sanremo e nella città dei fiori è tutto pronto, a cominciare dalla sicurezza. Nel pomeriggio di oggi, presso la prefettura di Imperia, si è tenuta la conferenza per rendere le note le misure di ordine e pubblica sicurezza.

Nelle ultime settimane, tanti sopralluoghi concretizzati con ordinanza di ieri del questore di Imperia. “Abbiamo lavorato sulla farsa riga dei modelli dello scorso anno – così il prefetto Valerio Massimo Romeo – e auguriamo che sia un momento di spensieratezza dopo due anni col Covid. Abbiamo però posto in essere misure più rigorose in quella che, in sede di comitato, ho definito area rossa. E che dovrà essere esente da ogni turbativa. Affinché sia garantito a tutti di godere dello spettacolo”.

La massima autorità sulla sicurezza provinciale ha poi spiegato che all’area rossa si accederà soltanto dopo controllo al metal detector ed identificazione. Stesso rigoroso controllo anche nell’area attorno all’Ariston.

“Non verrà negato il diritto di manifestazione ma preciso che dovrà avvenire nei limiti della legge”, aggiunge Romeo. “Ogni manifestazione dovrà essere comunicata in Questura entro le 48 ore precedenti e il questore valuterà la situazione imponendo prescrizioni. Non saranno ammesse situazioni di turbativa che violeranno la legge”.

Il questore Peritore ha aggiunto: “Non abbiamo ricevuto particolari allarmi. Sono state messe a disposizione dal dipartimento 150 unità, anche specialistiche. Prevediamo una cornice di sicurezza abbastanza efficace. A Sanremo saranno in funzioni, anche da remoto, 300 telecamere per un sistema di sicurezza davvero importante. Collaboreranno Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco. Abbiamo già notificato e comunicato agli organizzatori, le predisposizioni per la manifestazione che avverrà sabato mattina. Lo svolgimento dovrà avvenire in forma statica ed entro un orario predeterminato. Nel pomeriggio di sabato ci sarà una manifestazione pro-Ucraina in piazza Muccioli”.

Il procuratore Alberto Lari ha poi sottolineato l’impegno della magistratura: “Ci sarà particolare attenzione, dati anche gli articoli che annunciavano possibili disordini. Assicureremo sia la possibilità di godere del Festival che il diritto di manifestare”.

Negli scorsi giorni, il Viminale non ha segnalato minacce o particolari allarmi ma l’attenzione rimarrà particolarmente alta. Anche perché potrebbero verificarsi proteste nella giornata di sabato quando, per la ‘finalissima’, sarà letto un messaggio del premier ucraino Zelensky. Occhi aperti anche per eventuali contestazioni a seguito del caso Cospito, che ha già generato tafferugli nel recente corteo romano, e per possibili iniziative degli ambientalisti di Ultima Generazione che, con vernice lavabile, hanno già ‘colpito’ il teatro della Scala ed il Senato.

Intorno al teatro Ariston verrà designata un’area di sicurezza, dato che il sindaco Biancheri non ama definirla ‘Area rossa’ che troppo rimanderebbe al Covid, e verranno coinvolte circa 150 unità di forze dell’ordine ogni giorno, a presidio di Sanremo. Tra le misure di sicurezza anche il limite di 1.500 spettatori in piazza Colombo dove è stato allestito il mega-palco.