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Sono 55.577 i liguri che in meno di una settimana hanno prestato il consenso indispensabile per aderire al nuovo servizio reso disponibile su tutto il territorio da Regione Liguria e Liguria Digitale, in collaborazione con Federfarma e i medici di medicina generale, per la completa dematerializzazione delle prescrizioni mediche dei farmaci. Dall’avvio, lunedì scorso 3 aprile, alle 18 di ieri, giovedì 6 aprile, le operazioni effettuate in farmacia sono state 35.559.

Dopo aver prestato il consenso una tantum in una qualunque delle farmacie sul territorio regionale, sia per le ricette rosse che per quelle bianche (quelle dei farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale), è sufficiente presentare soltanto la tessera sanitaria: il farmacista potrà visionare tutte le ricette prescritte in Liguria per quell’utente. Le ricette che il farmacista può vedere sono quelle ancora valide e prescritte a partire dal giorno in cui si è prestato il consenso. Il servizio è rivolto ai maggiorenni iscritti all’Anagrafe Sanitaria Regionale.
Con la dematerializzazione della ricetta per tutti i tipi di prescrizione, chi si reca in farmacia non deve più mostrare sms e promemoria cartacei che spesso venivano dimenticati o smarriti, causando disguidi e perdite di tempo sia per gli utenti che per i professionisti.

“Aver superato le 55mila adesioni in appena quattro giorni è il segno dell’apprezzamento dei liguri per questa iniziativa, che va nella direzione di semplificare il rapporto fra i cittadini e il sistema sanitario regionale – affermano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola. – È certamente la strada giusta: attraverso il digitale e grazie alla collaborazione tra le diverse categorie interessate le procedure possono davvero diventare più semplici e più efficienti per gli utenti”.

“Sono più di 571 le farmacie che hanno già visualizzato prescrizioni – spiega Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale – e fornito il nuovo servizio di registrazione del consenso agli utenti. In sostanza hanno aderito tutte, ad eccezione di un paio di cui una chiusa per ferie. Naturalmente dietro alla dematerializzazione della ricetta c’è un grande lavoro non solo di governance, ma anche a livello normativo, soprattutto sulla privacy, e a livello informatico. Dal punto di vista tecnologico è stato necessario allineare e raccordare le piattaforme che gestiscono i dati sensibili dei cittadini a livello ministeriale, della sanità locale, degli studi medici di medicina generale e delle farmacie”.

La ricetta dematerializzata è un canale che si aggiunge a quelli utilizzati fino ad ora: il medico può sempre stampare o mandare via mail il promemoria, per garantire la possibilità di continuare ritirare i farmaci che necessitano di NRE (ad esempio nel caso di dispositivi medici particolari) o per chi non intenda prestare il consenso o voglia acquistare i farmaci fuori dalla Liguria.

La semplificazione riguarda tutte le prescrizioni farmaceutiche, con la sola eccezione di alcuni casi particolari, come le ricette prescritte dai medici specialisti ospedalieri, quelle prescritte a mano e/o stampate su ricettario regionale cartaceo (ormai residuali).

Le ricette dematerializzate sono in crescita: nel 2021 ne sono state emesse più di 21 milioni (21.738.402 per l’esattezza), con una media (escludendo i giorni festivi) di oltre 85 mila al giorno (85.249). Nel 2022 sono salite a più di 24 milioni (24.042.485), con una media giornaliera di oltre 95 mila (95.407). Nei primi tre mesi del 2023 hanno superato i 6 milioni (6.262.965) con una media di oltre 102.672 ricette al giorno.