“Oggi più che mai le spiagge rappresentano un vero e proprio registratore, in grado di raccogliere e archiviare molte informazioni sullo stato di salute dell’area dove si sono formate”, ci racconta la biologa marina Monica Previati che, insieme alla vicepresidentessa dell’asd Informare Susanna Manuele, ha organizzato e realizzato il progetto “Ponente nel blu”, con lezioni online e sulla spiaggia di San Lorenzo, nell’ambito della settimana della legalità. “Basti pensare che, se da una parte le spiagge, grazie al calore che riescono a trattenere, rappresentano l’inizio della vita per diverse specie che le usano come nido, dall’altra parte sono una delle zone più inquinate da plastica e rifiuti. Ecco perché parlare di mare nella settimana della legalità: molti illeciti riguardano lo scarico abusivo di rifiuti, senza considerare che il rispetto della legalità è una condizione fondamentale per la salvaguardia dell’ambiente”. Ecco perché, grazie al contributo del Comune di San Lorenzo che ogni anno dedica progetti al mare, tutti gli alunni delle scuole secondarie di primo grado hanno potuto partecipare ad una lezione teorica, svoltasi online, e realizzare poi una parte pratica a cielo aperto, proprio sulla spiaggia di San Lorenzo. 

“Sono molto contento non solo degli importanti temi trattati in questi incontri, ma anche di queste aule all’area aperta”, commenta il sindaco Paolo Tornatore. “Per questo, mi preme ringraziare non solo la biologa marina Monica Previati e l’associazione sportiva dilettantistica Informare, che da anni accompagna gli studenti delle scuole di ogni genere e grado a lavorare sulla spiaggia, ma anche e soprattutto l’intero corpo docente e la preside dell’istituto, Paola Baroni, che da sempre hanno sostento progetti educativi, permettendo ai ragazzi di vivere questa importante esperienza di conoscenza”.

“Dalle conchiglie che raccontano il mondo dei molluschi, alle foglie della Posidonia, fino alle alghe e altre forme vegetali, ma anche mozziconi di sigarette, pezzi di plastica e materiali inquinanti”, conclude la consigliera Cinzia Balestra. “Questi sono gli elementi che si ritrovano sulla spiaggia sui quali si basa tutto il percorso didattico che mira a far conoscere ai bambini l’ambiente della spiaggia, attraverso un processo partecipativo e ludico, rafforzando o ricostruendo un rapporto affettivo con i luoghi da cui proveniamo e che viviamo, partendo da un antico metodo, quello di passeggiare sulla spiaggia raccogliendo e analizzando quello che il mare restituisce”.