È uno spettacolo molto forte, diretto, che non delude le aspettative. Interpretato magnificamente da una straordinaria Giorgia Brusco e un sorprendente Alessandro Cirilli. “Vittime e carnefici”, il nuovo lavoro della regista-attrice imperiese andato in scena domenica sera, che mette in scena le parole tratte dal romanzo “Sulla sedia sbagliata” di Sara Rattaro ed è prodotto dal Teatro del Banchéro, mantiene le promesse e mette a nudo rapporti famigliari, apparenze sociali, drammi esistenziali, andando a scovare i sensi di colpa non solo dei personaggi, ma anche dello spettatore. E’ impossibile non rivedere, non rivedersi, non rileggersi.

Giorgia Brusco e Alessandro Cirilli sono Zoe, Paolo, Andrea, Francesca, Teresa, Margherita, Valeria, Barbara, tutti seduti sulla sedia sbagliata. Ognuno con una storia di sofferenza da raccontare, di sconfitte da superare, di amore da incanalare. Tanti io narranti che si raccontano, raccontano le loro relazioni, i loro sensi di colpa, le loro debolezze, le loro incapacità.

Una storia drammatica, intensa, toccante, che il pubblico (la Sala Samuel Beckett di San Lorenzo al Mare era sold out in prevendita da giorni) ha accolto con un lunghissimo applauso e con molte lacrime, tra cui quelle commosse della scrittrice Sara Rattaro.

“Vittime e carnefici” replica domenica 28 aprile, sempre alle 21:00, sempre a San Lorenzo al Mare.

“L’idea di drammatizzare il romanzo “Sulla sedia sbagliata” di Sara Rattaro è un sogno che anima la mia mente da molto tempo – dichiara Giorgia Bursco – e che attendeva solo il momento e le persone giuste per essere realizzato. Ho scoperto Sara Rattaro nel 2011, quando venne a Imperia alla Fiera del Libro a presentare questo suo romanzo e da allora sono diventata sua accanita lettrice. Ciò che mi colpisce sempre della sua scrittura è la capacità di arrivare dritta al cuore, di emozionare in modo forte e intenso, di parlare per immagini ben delineate: è tutto ciò che ricerco anche nella mia esperienza teatrale. I suoi romanzi hanno costituito per me un richiamo molto forte che ha risvegliato la mia creatività fisica e immaginifica”.

“In “Vittime e carnefici” – prosegue Giorgia Brusco – ho cercato di riportare due aspetti fondamentali della struttura del romanzo. Il primo è il ribaltamento continuo dei punti di vista. Chi sono le vere vittime, chi i carnefici? Possiamo limitarci a etichettare le persone in base all’apparenza dei fatti, o forse dovremmo sempre conoscere le loro storie personali fino in fondo prima di giudicare? Da qui l’idea registica di raccontare le tante storie solo a due voci, una maschile e una femminile. Due attori che si trasformano nei vari personaggi, si scambiano, rendendo labile il confine tra la preda e il predatore; i protagonisti hanno gli stessi volti perché nel gioco della vita i ruoli possono scambiarsi così facilmente, in un batter di ciglia e tutti potenzialmente possiamo passare da essere vittime a carnefici. Spesso senza rendercene conto. Il secondo è l’accento sulle coincidenze della vita; l’intreccio di anime che si sfiorano senza saperlo. Nell’adattamento teatrale questo aspetto è accentuato, concedendo qualche libertà rispetto al romanzo: tutti i personaggi sono legati da un filo sottile, si conoscono senza conoscersi, contaminano le loro vite senza saperlo. La scenografia essenziale e volutamente nuda – conclude Giorgia Brusco – mette in risalto l’essere umano, le sue storie, l’importanza della parola che irrompe con la sua forza e la sua crudezza”.

Giorgia Brusco. Nata ad Imperia nel 1977, fin da ragazzina si appassiona al mondo del teatro avvicinandovisi dapprima come scenografa. Parallelamente inizia a frequentare laboratori teatrali privati e ha la fortuna di avvicinarsi al palcoscenico grazie alla frequentazione della Compagnia teatrale I Cattivi di Cuore, fondata dal padre, con la quale ancora oggi collabora. Trasferitasi a Venezia per compiere gli studi in Architettura, supera i provini per entrare alla Scuola del Teatro Stabile del Veneto, dove si diploma nel 2000. A Venezia lavora con Claudio Puglisi, Enrico Bonavera, Giuseppe Emiliani, Mario Valgoi, Eugenio Allegri, Antonio Salines e Daniel Auteuil. Dopo la Laurea, decide di dedicarsi completamente al mondo dello spettacolo, organizza eventi e continua il percorso attoriale. Si dedica alla scrittura ed interpretazione di pièce e nel contempo al mondo del teatro ragazzi, sia come drammaturga, che come attrice, collaborando con vari artisti. Da 15 anni si occupa di formazione teatrale tenendo corsi di dizione e recitazione, sia per Enti pubblici che privati. E’ insegnante presso la Scuola Officina del Teatro del Banchéro di Taggia (www.teatrodelbanchero.it), presso Riviera Musical di Alassio (affiliato STM) e presso diversi istituti scolastici e associazioni teatrali.