ospedale saint charles bordighera

Giuseppe Trucchi consigliere d’opposizione a Bordighera e medico ex direttore di dipartimento dell’ASL1 interviene con una nota stampa sul prossimo consiglio comunale cittadino.

“Il giorno 15 dicembre si svolgerà a Bordighera la seduta del consiglio comunale. Sono numerose le pratiche all’ordine del giorno ma io mi vorrei soffermare su una proposta che ritengo molto importante e che necessita di qualche approfondimento. Si tratta del rinnovo della concessione già attiva da molti anni con la quale il Comune di Bordighera attribuisce l’utilizzo dell’ospedale S. Charles alla ASL1 Imperiese con approvazione a subconcedere il complesso ospedaliero e i fabbricati accessori. In sintesi il Comune, in qualità di proprietario dell’ospedale S. Charles, concede alla ASL1 la possibilità di utilizzarlo per creare o mantenere servizi sanitari ospedalieri prevedendo altresì la possibilità che la ASL subconceda l’immobile a enti terzi anche privati, ovviamente mantenendo il vincolo della destinazione sanitaria.

Normalmente la approvazione di questa pratica non dovrebbe creare alcun problema, essendo ovvio che la struttura ospedaliera debba essere gestita da una azienda con specifica competenza sanitaria, così come sicuramente è ASL1, in modo diretto o eventualmente anche tramite collaborazione di soggetti privati che si muovano lungo le direttive dettate dall’interesse pubblico. A questo punto si apre però un interrogativo molto importante.

Sappiamo da anni, per la precisione quasi 5, che Regione Liguria ha deciso di dare in gestione privata il S.Charles e ha steso un bando di gara vinto nel 2018 dall’unico concorrente presentatosi (lo stesso era stato fatto per Albenga e Cairo ma lì tutto è saltato). Sappiamo che al bando di gara non ha mai fatto seguito un contratto tra Regione, ASL e privato. Sappiamo che negli ultimi anni sono stati decisi numerosi rinvii, formate numerose commissioni e svolte molte riunioni. Sappiamo che pochi mesi fa il direttore generale ASL1 comunicò formalmente la rinuncia a firmare un contratto e si dimise. Sappiamo che a tutt’oggi siamo in attesa di capire le reali possibilità della firma di un contratto che permetta l’ingresso del privato con l’inizio della attività di Pronto Soccorso e di tutti i reparti per legge aggregati al Pronto Soccorso. Di fronte a tutte queste informazioni penso sia utile fermarsi un attimo a riflettere in consiglio comunale e chiedere, prima del voto favorevole alla concessione alla ASL con diritto di subconcessione, precisazioni e assicurazioni sullo stato di avanzamento del contratto e sulla sostenibilità dello stesso.

Credo doveroso per i consiglieri comunali esigere finalmente chiarezza per poter con convinzione autorizzare la concessione. Credo sia venuto il momento in cui la amministrazione di Bordighera e la Giunta comunale, al di là di legami di partito, pretenda finalmente chiarezza sul contratto con i privati esigendo dati certificati e dettagliati sul piano economico finanziario che discende obbligatoriamente dal bando di gara ed esigendo chiarimenti circostanziati sui motivi di impedimento alla firma del contratto. Tutto questo chiederò venga messo a verbale nel prossimo consiglio comunale”.