saint charles

Il consigliere comunale d’opposizione a Bordighera, Giuseppe Trucchi è intervenuto con una nota stampa sull’ospedale Saint Charles.

“Con il prossimo mese di settembre dovrebbe prendere l’avvio concreto il processo di privatizzazione dell’ospedale S. Charles di Bordighera partito 4 anni e mezzo or sono tramite un bando regionale. Questa è la terza campagna elettorale negli ultimi anni per la quale viene spesa la promessa di questa realizzazione senza che i cittadini abbiano potuto vedere alcunché di concreto, soffrendo anzi di un progressivo impoverimento del nostro civico ospedale.

Prima di tutto occorre precisare che tutti speriamo fermamente che le promesse possano finalmente essere mantenute, anche perché diversamente avremmo buttato via questi anni durante i quali altri progetti pubblici o privati avrebbero potuto essere realizzati. Occorre però portare alla attenzione della pubblica opinione alcune precise osservazioni che purtroppo ripeto da anni così come da anni il presidente Toti ripete le sue promesse sinora non mantenute. Il contratto tra ASL/Regione e ICLAS non risulta sottoscritto.

Il direttore uscente dr. Falco ha più volte sostenuto anche per scritto, prima di dimettersi, che tale contratto non era adeguato ed anzi gravato da punti interrogativi importanti. La Regione non ha mai chiarito la natura di tali problemi e anzi ha predisposto una delibera che vincola il nuovo direttore a firmare il contratto rifiutato dal predecessore, delibera che francamente mi lascia sbalordito e anche preoccupato. Vedremo se il nuovo direttore in arrivo dalla Lombardia vorrà cortesemente e trasparentemente chiarire la questione. Come dice il sindacato i dipendenti del S. Charles che erano 240 qualche anno fa ora sono divenuti 100 e solo una parte di questi ha manifestato intenzione di rimanere a Bordighera. Con quale personale quindi verrà gestito l’ospedale a partire dal Pronto Soccorso per arrivare a tutti i reparti previsti dal bando? Quale è con precisione il piano economico finanziario che garantisce l’operazione? Noi vigileremo con la massima attenzione sulla firma del contratto che deve prevedere la realizzazione di un Pronto Soccorso con i reparti obbligatori annessi di Medicina, Chirurgia, Subintensiva, Traumatologia e specialisti previsti per legge e con la dignità e completezza assistenziale prevista per un Pronto Soccorso che deve essere in grado di assistere tutti i codici di gravità.

Capisco che siamo in campagna elettorale ma è l’ora della verità e della chiarezza. Colgo l’occasione per auspicare che il nuovo direttore generale che arriva dalla Lombardia valuti la possibilità di individuare tra i suoi collaboratori stretti direttore sanitario e amministrativo almeno un dirigente del nostro territorio che conosca la realtà imperiese. Purtroppo si ha la sensazione che la nostra ASL, unica in Liguria, venga considerata incapace di amministrarsi e necessiti quasi di un commissariamento. Forse sarebbe ora che ci facessimo sentire”.