Dopo il sold out di ieri per la visita in vigna nella val Verbone e lâappuntamento culturale di questa mattina a San Biagio della Cima, proseguono le iniziative celebrative per i 50 anni della Doc del Rossese di Dolceacqua.
Oggi, tra poco, alle 17, secondo tour tra i vigneti, questa volta sulla costa di Arcagna, con degustazione finale. I prenotati (i posti sono giĂ esauriti da qualche giorno) si ritrovano alle 17 a Dolceacqua per il trasporto con il bus navetta. In serata (ore 21.30) spettacolo da non perdere, al castello dei Doria di Dolceacqua con Io sono il mio lavoro, scritto ed interpretato da Pino Petruzzelli: un monologo dedicato al lavoro, alla storia e alle radici di chi lavora la terra in Liguria, tratto dallâomonimo libro. Petruzzelli, attore, scrittore, narratore e regista di fama, cosĂŹ racconta la genesi del suo spettacolo: âĂ la storia di Dionigi, il vignaiolo che ha saputo dare concretezza al sogno e, attraverso le sue continue lotte, crea unâeccellenza in quella âscarsa lingua di terra che orla il mareâ che Ăš la Liguria. Un sogno in cui passato e presente, tradizione e modernitĂ si fondono in un vino da premiare. Dionigi Ăš riuscito a strappare a questa âavara terraâ la sopravvivenza con tenacia e maestria. Per questo una giuria ha deciso di premiarlo. E quando sta per ritirare il premio, ripercorre le tappe della sua vitaâ. Lo spettacolo svela sino a che punto dietro ogni vino ci sia la civiltĂ che lâha prodotto, il lavoro, la natura, i racconti e i ricordi.
Saranno due appuntamenti molto attesi a chiudere domani la tra giorni dedicata al 50° compleanno della prima Doc della Liguria. In mattinata presso la ex sede della ComunitĂ Montana, a Dolceacqua, posti esauriti e tante autoritĂ presenti per la conferenza âIl Rossese di Dolceacqua: ieri, oggi, domaniâ, con Paolo Massobrio a fare da moderatore e chiudere i lavori dopo i saluti e i vari interventi. I temi trattati dai relatori sono i seguenti: Alessandro Carassale (docente UniversitĂ di Genova e Presidente Cesvin) âIl rossese di Dolceacqua: definizione di un percorso storico di qualitĂ â, Edmondo Bonelli (enotecnico) “Geologia e viticoltura nel territorio del Dolceacqua”, Antonello Maietta (giornalista e divulgatore enogastronomico, past presidente nazionale Ais) âIl Dolceacqua si confronta con lâimportanza della comunicazione nel mondo del vinoâ, Matteo Gallello (cronista del vino, assaggiatore e cofondatore della rivista Verticale) “Il Dolceacqua e lâabbinamento gastronomico: la vocazione ai piatti locali e l’inclinazione alle cucine del mondo”.
Lâultimo atto Ăš previsto in piazza Mauro, a Dolceacqua, dalle ore 18, dove sono attesi centinaia di appassionati e addetti ai lavori: stand di 18 produttori (presenti le aziende Caldi, Mauro Zino, Ramoino, E Prie, Foresti Marco, Tenuta Ascari, Maccario Dringerberg, Cantina del Rossese Gajaudo, Du Nemu, KĂ MancinĂš, Maixei, Poggi dellâElmo, Robotti Eleonora, Rondelli Roberto, Tenuta Anfosso, Terre Bianche e Testalonga) e possibilitĂ di degustazione dei vari campioni (15 euro con calice celebrativo), punti ristoro, musica con il Premiato Cotonificio e, alle 21, lo spettacolo “Attenti a quei Dop”, con il comico Andrea Di Marco e lâesperto di prodotti liguri a denominazione di origine Francesco Petacco. In piazza anche uno spazio dedicato alle eccellenze regionali, ospiti del rossese padrone di casa. Non mancheranno i laboratori di pesto al mortaio, con il basilico genovese Dop, e lâassaggio dellâolio Riviera Ligure Dop.
âLa Liguria del vino Ăš ambasciatrice di eccellenze che sono frutto di una viticoltura eroica â spiega il vicepresidente della Regione Liguria con delega allâAgricoltura e al Marketing Territoriale Alessandro Piana â come il rossese di Dolceacqua, espressione autentica del territorio aspro, ma generoso, nonchĂ© pioniere del riconoscimento della Doc nella nostra regione 50 anni or sono. Le iniziative in essere per la ricorrenza, realizzate in stretta sinergia tra gli enti istituzionali, le associazioni e le imprese del comparto, valorizzano e promuovono lâimmagine di un vino di grande qualitĂ , affinatosi ulteriormente negli anni, che diventa una delle chiavi di lettura piĂč importanti del Ponente ligure. Stiamo lavorando nella giusta direzione, per una reputazione sempre piĂč elevata del rossese di Dolceacqua, rapportandolo con le Dop regionali del progetto Assaggia la Liguria, con la storia e la cultura locali. La varietĂ delle proposte, dal teatro agli interventi tecnici, rimarcano lâunicitĂ del rossese di Dolceacqua e sono la conferma di quanto puntare sulla tipicitĂ e sulle tradizioni sia premiante per le aziende agricole cosĂŹ come per la filiera e per tutto lâindotto compreso lâenoturismo, tra i top trend della stagione estivaâ.
La âtre giorniâ Ăš organizzata dai tre Comuni (Dolceacqua, capofila, San Biagio della Cime e Soldano), sotto la denominazione di âRossese di Dolceacqua, 50 anni di Docâ, Ăš sostenuta da Regione Liguria e Azienda Speciale della Camera di Commercio Riviere Liguri, e si avvale del patrocinio di Ministero delle Politiche Agricole, Prefettura e Provincia di Imperia.