eugenio ripepi

L’album “Roma non si rade” definito dall’autore stesso il proprio “occhio destro”, è il primo di una dilogia a cui seguirà un “occhio sinistro” dal titolo ancora nascosto.

L’occhio destro dell’autore, per ragioni autobiografiche dovute a difficoltà di lettura, attiene alla parte metafisica che non mette a fuoco il concreto e intuisce il divenire. L’occhio sinistro vede più nitido, ma meno lontano, ed è lo sguardo della rabbia sociale.