La rivoluzione digitale dell'alta valle Impero
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“Paragoniamo, con le dovute proporzioni logicamente, questa infrastruttura al ponte di Genova”. Definisce così l’avvento della fibra ottica nell’alta valle Impero il sindaco di Borgomaro Massimiliano Mela. Un collegamento con il mondo in parte via terra in parte aereo che, da queste parti, mancava e non poco. Una possibilità in più per rilanciare un territorio bisognoso di essere spinto. Una rivoluzione digitale appunto.

“A breve sarà attiva, nel capoluogo e in tutte le frazioni, la fibra ottica – spiega Mela. Sicuramente parliamo di un’infrastruttura davvero notevole per questo piccolo entroterra. Servirà per far sì che non ci sia l’abbandono dei nostri territori, ma anzi, in contesto di pandemia, possano diventare più appetibili e vivibili grazie a nuovi servizi come questa rete, ideale per poter fare smart working”.

I lavori sono iniziati durante l’estate e procedono a ritmi spediti: “Abbiamo completato gli scavi a Borgomaro, a breve faranno passare i cavi. Stanno ultimando i lavori nelle frazioni ed entro dicembre dovrebbe essere vendibile la fibra qui a Borgomaro, come a Lucinasco, Aurigo e penso anche a Caravonica. Noi saremo lo snodo principale della fibra in valle e di qui si andrà verso il mondo”.

Il progetto, il cui bando è stato affidato a Open Fiber che ha poi subappaltato a diverse ditte tra cui Alpitel, è del ministero delle Comunicazioni e ha spese vicine allo zero per le casse dei piccoli comuni coinvolti.

“A parte qualche disservizio dovuto ai lavori il Comune non spende un euro – precisa il sindaco – perché siamo rientrati nelle zone bianche del progetto del ministro delle Comunicazioni per portare la fibra nelle aree a perdita di mercato. Sicuramente è tutto un vantaggio per il comune e la sua popolazione”.