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Prima l’assemblea dei soci, poi l’incontro tra i componenti del rinnovato Cda. La mattinata sanremese di Rivieracqua è finita poco dopo le 13 nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue per spiegare gli esiti della riunione odierna che ha portato all’approvazione del bilancio e al rinnovo del Consiglio con le conferme del presidente Mangiante e della commercialista Rodi, e la novità Chiappori.

Il nome del primo è stato indicato dai sindaci dei due comuni più importanti (Claudio Scajola e Albero Biancheri), il secondo su proposta dei comuni di Taggia e Ventimiglia, mentre quello nuovo del sindaco di Diano Marina è scaturito dal voto dei rappresentanti dei comuni ‘piccoli’.

“D’accordo con il sindaco Scajola – dice Biancheri – abbiamo ritenuto confermare il nome di Gian Alberto Mangiante per dare continuità al lavoro di questo Cda. Penso che cambiare adesso sarebbe stata una scelta rischiosa a fronte di un concordato complesso che necessita tempo per essere studiato a fondo. Il rinnovo è a termine, massimo un anno, per giungere all’omologa di tutto questo percorso”.

L’approvazione del bilancio era un passo molto importante – conferma il presidente Gian Alberto Mangiante – nel segno della continuità. Il documento presenta dati leggermente migliori rispetto ai precedenti ma chiude comunque con una perdita di 1 milione e 400mila euro che non ci stupisce. Deriva dall’inefficienza degli impianti conferiti, dagli accantonamenti e dalle svalutazioni dei crediti. Della tariffazione unica se ne sta occupando il commissario Gaia Checcucci nominata dalla giunta regionale ligure”.

“Con la conferma mia e di Sara Rodi dovremmo poter arrivare all’omologa del concordato – dice Mangiante – intanto siamo contenti di quanto abbiamo fatto in questi tre anni. Diamo il benvenuto a Giacomo Chiappori la cui presenza ci consentirà di traguardare l’omologa che è il fine del percorso tecnico che interessa Rivieracqua”.

“Rivieracqua era un bambino da far crescere – dice Giacomo Chiappori – ha vissuto un’infanzia sofferta e ora deve dimostrare di essere pronta per diventare una grande società con la presenza ormai di tutti i comuni. Mi fa piacere far parte di questo Cda dove penso mancasse l’aspetto politico a fronte di grandi competenze tecniche”.

“Abbiamo sofferto e Rivieracqua rimane in piedi con la sofferenza di quelli che sono i suoi soci – precisa Chiappori come sindaco di Diano Marina – che fino ad oggi hanno pagato mentre altri grossi e importanti comuni non hanno ancora tirato fuori il dovuto ma mi pare che siamo arrivati al dunque e quindi le prospettive sono buone”.

“Far parte di questo Cda è un impegno gravoso sotto molti punti di vista – dice Sara Rodi – però è un percorso iniziato che mi sento in dovere di portare a termine con l’omologa del concordato da noi avviato nel 2018 e quindi sono soddisfatta della mia conferma”.

“Sino a poco tempo fa abbiamo gestito una società completamente priva di struttura – ricorda Rodi – e con i pochi dipendenti che si sono prodigati per tenerla viva. Oggi con l’acquisizione di altri soggetti abbiamo raggiunto un numero di dipendenti, circa 180, che ritengo sia adeguato all’importanza di questa società, oggi e soprattutto domani”.