Il magistrato Gian Carlo Caselli sarà ospite a Riva Ligure, martedì 24 aprile, alle ore 20:45, in occasione delle manifestazioni organizzate dalla Civica Amministrazione per il 73° Anniversario della Liberazione, presso la Sala Consiliare di Palazzo Asdente Carrega, dove presenterà il libro “La verità sul processo Andreotti”, colloquiando con il già magistrato e Sindaco di Genova Adriano Sansa.

Per chi voglia dipanare l’intreccio criminale tra mafia e politica, sfilando la trama di un capitolo decisivo della storia della repubblica degli ultimi 40 anni, la lettura di “La verità sul processo Andreotti” di Gian Carlo Caselli e Guido Lo Forte (Laterza 2018) costituisce una tappa imprescindibile. Attraverso una meticolosa analisi dei fatti e dei personaggi che compongono il voluminoso incartamento del caso giudiziario di Giulio Andreotti, uno dei più potenti uomini politici italiani del dopoguerra, i due ex magistrati fanno riemergere un sistema di potere fondato sull’ininterrotta complicità-connivenza tra boss di primo piano delle cosche mafiose ed elementi di spicco delle classi dirigenti (uomini delle istituzioni, imprenditori, banchieri e faccendieri, protetti e sostenuti da imbonitori del circuito politico-mediatico) che ancora oggi è ben lungi dall’essere stato sconfitto e dissolto.

La due giorni commemorativa terminerà il 25 aprile, alle ore 10:30, in Piazza Matteotti, con la celebrazione istituzionale, durante la quale l’orazione ufficiale sarà tenuta da Fulvio Fellegara, segretario generale della CGIL Imperia.

“L’anniversario della riconquista della libertà – commenta il Sindaco Giorgio Giuffra – è l’occasione per riflettere sul passato, ma anche per riflettere sul presente e sull’avvenire dell’Italia. Abbiamo, nessuno escluso, la responsabilità ed il dovere di costruire per tutti un futuro di prosperità, di sicurezza e di pace. Celebrare la Festa della Liberazione – conclude – significa celebrare una festa che è un impegno: di lottare contro il terrorismo, di lottare contro l’integralismo fanatico e liberticida, di lottare contro il razzismo, perché la libertà, la dignità e la pace sono un diritto di ogni essere umano, “ovunque” nel mondo.”