primo piano - Primo giorno scuola Imperia Ruffini Vieusseux
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Dopo quasi sette mesi si ritorna oggi a scuola. Dal 23 febbraio al 14 settembre 2020. Un periodo lungo segnato dall’emergenza Coronavirus e dalla nuova didattica a distanza che ha rivoluzionato il mondo scolastico.

Un ritorno con speranze, ma anche preoccupazioni. Un rientro sicuramente gradito agli studenti, almeno quelli imperiesi, che fuori dalle aule hanno espresso il proprio entusiasmo.

“Sono cambiate parecchie cose nell’ultimo anno, siamo contenti di essere tornati.  Speriamo di poter continuare e di non dover tornare a casa. Un computer non può dare quanto un professore dal vivo riesce a trasmetterci“.

“C’è abbastanza entusiasmo perché si rivedono i compagni. C’è comunque un po’ di paura perché non sappiamo cosa aspettarci. Da quello che circola secondo me non inizierà tanto bene quest’anno. Sappiamo che la mascherina si deve tenere, ma il distanziamento per ora non viene applicato. Sulla classe non sappiamo ancora nulla, speriamo bene”.

“Mi aspetto che le regole di sicurezza vengano rispettate da tutti. Credo che si impari molto di più tra i banchi che con un computer”.

A spiegarci cos’è cambiato e quanto sia stato difficile apportare tutte le modifiche del caso i dirigenti scolastici dell’Istituto Ruffini Luca Ronco e del liceo Vieusseux Paolo Auricchia.

“Finalmente si riparte – dice Ronco. Riusciamo a tornare a fare il nostro mestiere. Si parte con i nuovi protocolli che sono pienamente rispettati: distanze nelle aule, nuovi arredi, quattro ingressi con percorsi separati, sanificazione interna ed esterna e la Croce bianca che viene periodicamente a sanificare il nostro istituto.

Abbiamo garantito il pieno orario scolastico come gli anni passati. Alcune aule sono state redistribuite e ospiteremo anche qualche classe del Vieusseux che aveva bisogno di spazi più ampi per poter ripartire”.

“È un ritorno anomalo, particolarissimo e che chiederà la collaborazione di tutti per funzionare – spiega Auricchia. Abbiamo definito gli ultimi dettagli ancora questa mattina. Abbiamo attraversato una lunga estate piena di incertezze con disposizioni anche incoerenti da parte dell’amministrazione comprensibili dato l’andamento dell’epidemia. Sono sicuro che ripartiremo e abbiamo colto anche l’opportunità per rinnovare un po’ la scuola.

Spero che il senso di responsabilità e l’attaccamento alla scuola dei ragazzi venga fuori, così come il loro senso civico e sono sicuro che i miei ragazzi lo sapranno dimostrare”.