vittorio ingenito

“Ho trovato positivo l’interesse che i cittadini hanno dimostrato in occasione della presentazione pubblica del progetto: è un bell’esempio di partecipazione attiva e di condivisione a cui guardiamo con grande attenzione perché siamo convinti che dal dibattito possano emergere visioni e idee comunque di interesse”, commenta il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito riguardo la presentazione del progetto di restyling del lungomare Argentina alla cittadinanza.

“Ritengo però – prosegue – sia necessario scindere due piani:

  • quello del progetto della ciclabile, di natura strategica;
  • quello del filare di palme, di natura estetico-funzionale.

La pista ciclabile rientra nel progetto sovracomunale della ciclovia tirrenica (da Ventimiglia a Roma), portato avanti dal MIT e dal MIBACT: è difficile pensare che Bordighera possa chiedere che il percorso non la attraversi”.

“Tra l’altro sarebbe probabilmente un grave errore strategico; a questo proposito è utile ricordare che Bordighera già in passato ha perso l’occasione storica di portare la ferrovia a monte, forse per le stesse ragioni per cui ora si propone di sospendere la realizzazione della ciclabile. Oggi noi tutti consideriamo la scelta di allora come scellerata e ne riconosciamo le conseguenze decisamente negative sul tessuto economico e sociale della nostra città; noi non vogliamo ripetere quell’errore”, precisa il sindaco.

“Oggi tutta l’Europa è al lavoro per costruire nuove ciclovie urbane e turistiche, che hanno una ricaduta molto significativa sull’economia (ricorda investimenti Ginevra). Lo stesso ISNART Istituto Nazionale di Ricerche Turistiche ha evidenziato che nel 2019 il cicloturismo ha generato 55 milioni di pernottamenti in Italia, pari al 6,1 % del totale, con una spesa di 1,7 miliardi di euro. La spesa media giornaliera pro-capite del cicloturista è di 75 euro”, continua Ingenito. “L’obbiettivo dell’intervento è soprattutto rivolto alla salvaguardia del verde e non sono certamente previsti abbattimenti di esemplari di araucaria, al contrario verrà loro riservato maggiore spazio rispetto a quello odierno come già ribadito dalla dott.ssa Mancini.

“Mi chiedo a questo proposito dov’era Italia Nostra e i consiglieri di opposizione che hanno firmato la mozione quando veniva asfaltata la passeggiata coprendo le radici delle piante monumentali, e soprattutto mi chiedo chi si è opposto con la stessa convinzione quando nel 2017 è stata abbattuta l’araucaria presente dalla Rotonda di Sant’Ampelio”, ricorda il primo cittadino. “Un esemplare che oggi non possiamo che rimpiangere ma che nessuno ha difeso”.

“A questo punto appare del tutto evidente che queste posizioni sono del tutto strumentali per i fini politici dell’opposizione che sono contrari al bene comune, come tra l’altro è già avvenuto in passato, ad esempio con i giardini Lowe che oggi sono i più apprezzati della città”, conclude.