La prima seduta del consiglio regionale della Liguria della XII legislatura è iniziata tra le polemiche. Il consigliere più anziano, Giovanni Boitano (Orgoglio Liguria), ha presieduto i lavori in via provvisoria, in attesa dell’elezione del presidente.
All’inizio della sessione, i banchi dell’opposizione erano vuoti, suscitando la reazione del presidente della Regione, Marco Bucci, che ha esclamato: “È una vergogna, è inaccettabile questo ritardo, i cittadini liguri non possono aspettare, il segretario generale ha il dovere di dirci come dobbiamo comportarci”. Quando è arrivato Federico Romeo (Pd), consigliere segretario, Bucci gli ha urlato: “Vergognatevi”. Romeo ha risposto: “Urla con i tuoi, non con me, la vergogna tienitela per te”.
L’opposizione è arrivata poco dopo, permettendo la ripresa dei lavori. All’ordine del giorno la nomina della giunta delle elezioni, l’elezione del presidente e vicepresidente del consiglio, il segretario e il giuramento del presidente della giunta regionale.
Stefano Balleari è stato nominato presidente del consiglio regionale, vicepresidente Roberto Arboscello, consigliere segretario Angelo Vaccarezza. Balleari è il ventiduesimo presidente dell’assemblea legislativa della Liguria.
“Ci aspettiamo un consiglio regionale che sia in grado di programmare e realizzare un futuro brillante per la nostra regione, che deve essere in crescita, un futuro che garantisca una grande qualità di vita per noi e per i nostri figli, avendo ben chiaro che la Liguria è il posto più bello del Mediterraneo per vivere, lavorare e trascorrere il tempo libero”. Così il presidente della Regione Liguria Marco Bucci a margine del consiglio.
“Sarò sempre presente in consiglio regionale compatibilmente, è ovvio, con cosa avverrà e con le priorità che si presenteranno – ha aggiunto. – Ci sarò come ho fatto in Consiglio comunale in questi ultimi 7 anni da sindaco di Genova: penso di essere stato il sindaco che è stato più presente in assoluto in consiglio comunale”.
“La prossima seduta del consiglio sarà dedicata alla Giunta – ha precisato. – Alcune delibere andranno sicuramente in Giunta prima della fine dell’anno. La prima legge che vorrei portare in Consiglio è quella che riguarda i sottosegretari, dopodiché porteremo alcune delibere importanti, soprattutto quelle sull’organizzazione della sanità. Poi ci sarà il decreto sul consigliere delegato”.
“Non penso che faremo una relazione di bilancio entro la fine dell’anno, ma comunque dobbiamo ancora vedere e approfondire i numeri di questo capitolo, per ora mi sono concentrato in particolare sulla sanità: entro un paio di settimane saranno disponibili i numeri definitivi di come chiuderemo il 2024, e lo chiuderemo bene. Le nostre priorità – ha concluso il presidente della Regione Liguria – sono sanità, infrastrutture e lavoro. Le porte del mio ufficio saranno sempre aperte per tutti, come è stato quando ero sindaco, perché tutti hanno il diritto di proporre le loro idee”.
Il discorso di insediamento del presidente Bucci
“Mi rivolgo a tutti con grande senso di responsabilità: è l’inizio di un nuovo cammino per la nostra Regione. Essere in questa sala è un privilegio, sono certo che i cittadini hanno riposto questo privilegio in noi e noi abbiamo il dovere di rapportarci a loro 365 giorni all’anno, perché sono loro che ci hanno portato qui e noi abbiamo il dovere di servirli. Questo consiglio è il cuore della democrazia e noi dobbiamo essere da esempio nei confronti dei cittadini che vedono in noi coloro che guidano il sistema”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Marco Bucci, nel suo discorso di insediamento, prima del giuramento effettuato oggi in consiglio regionale, come previsto dallo statuto.
“Non possiamo dare per scontata questa fiducia – ha detto Bucci – dobbiamo fare in modo che questo pensiero sia nelle nostre azioni, con la consapevolezza che sono i cittadini che determinano se si è fatto bene o male. La diversità è sempre un valore, va molto bene che ci siano idee diverse e vogliamo che qui dentro ci sia sempre un confronto e che ci si possa parlare, e non urlare. Sono io il primo ad essere colpevole, ma dobbiamo fare in modo che il confronto ci sia e che alla fine si prendano le decisioni giuste in poco tempo”.
“Costruire una Liguria migliore è un obiettivo di tutti – ha continuato Bucci – al di là della differenza di opinioni o ideologie, tutti siamo convinti di fare qualcosa di meglio di quello che c’è oggi. Ognuno di noi rappresenta un pezzo della Liguria e non dobbiamo mai dimenticarcelo, perché la Liguria è composta di realtà differenti e venire da territori diversi è un valore e dobbiamo valorizzarlo”.
Bucci si è rivolto a tutti i consiglieri con l’appello a “tradurre con azioni la volontà di fare bene per creare un futuro migliore per la Liguria che ha bisogno di scelte ambiziose e coraggiose che ci portino a un livello migliore di quello che abbiamo oggi, per riuscirsi serve grinta, determinazione, coraggio e fiducia: la stessa che chiediamo ai cittadini”.
“Non possiamo stare fermi perché le cose vanno veloci – ha ricordato il presidente della Regione Liguria – dobbiamo costruire le basi per una Liguria che sarà la casa delle generazioni future, perché abbiamo il dovere di pensare ai nostri figli e nipoti e a chi verrà dopo. Non siamo qui solo per 5 anni, ma siamo qui perché nel nostro lavoro c’è anche il futuro dei prossimi 10, 15, 20 anni. Se non facessimo qualcosa che riguarda il futuro a lungo termine faremmo un danno. È nostro dovere non essere miopi e non rimandare le decisioni difficili”. Bucci ha concluso dicendo che “siamo qui per decidere e se rimandiamo facciamo solo un danno. Per questo le porte del mio ufficio saranno sempre aperte per tutti, come è stato quando ero sindaco, perché tutti hanno il diritto di proporre le loro idee”.