bellotti - berlanda

Riceviamo e pubblichiamo di seguito la nota stampa congiunta del Circolo PD di Imperia e della capogruppo PD in consiglio comunale Deborah Bellotti.

“Alla luce delle gravi inesattezze lette nelle ultime ore, riteniamo doveroso precisare la reale situazione relativa alla pista ciclabile e rassicurare i nostri concittadini. Non sappiamo dove il primo cittadino abbia letto di fantomatici debiti fuori bilancio sulla “querelle ciclabile” ma non da noi. Le nostre osservazioni, riassunte in una interpellanza di Edoardo Verda alla quale attendiamo risposta non sui social ma in aula, sono puntuali e chiare.

Fa offesa alla verità e al buon senso pensare che 18 milioni di euro di maggiori costi su un appalto di molto inferiore a tale cifra siano legati al rinvio di lavori su una parte della pista per il “tubo del Roja”. È lo stesso primo cittadino a confermarlo quando dice che “il maggiore costo rispetto a quello di appalto deve ritenersi ampiamente compensato” riferendosi al “progetto originariamente finanziato che terminava alla stazione di Oneglia invece che alla Galeazza”. 

È evidente, quindi, che varianti e maggiori opere hanno contribuito all’aumento dei costi previsti dal progetto originario, con un risultato assolutamente insufficiente per ciò che riguarda la mobilità nella zona argini, Ponte Impero, Via Trento.

La ciclabile non è il solo caso di “modalità anomala” che interessa anche interventi come quelli delle opere di difesa a mare – finanziato dal governo – su cui il confronto con Regione Liguria sta evidenziando profonde differenze tra progetto iniziale e lavori realizzati. 

Alla città non servono autocelebrazioni di sindaco e gruppi di maggioranza con giustificazioni poco credibili sui fondi messi a bilancio, insufficienti rispetto alle riserve sui lavori per la ciclabile, circa 600 mila euro a fronte di 18 milioni euro. 

La città si aspetta da parte di chi la amministra, un atteggiamento responsabile e trasparente sui conti del Comune e sulla realizzazione dei progetti, non cortine fumogene e propagandistiche”.