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Dopo l’ufficializzazione dell’attuale presidente della Provincia Fabio Natta sulla data delle elezioni provinciali, il prossimo 11 maggio, si rincorrono le voci sui possibili candidati.

Resa pubblica la data, che esclude ben 30 sindaci dalla candidatura alla presidenza, perché in scadenza il 26 maggio (data delle amministrative), diversi primi cittadini avevano espresso le proprie critiche, ma tutti si erano dimostrati propensi, a questo punto, a cercare una strada comune e condivisa con una candidatura che metta tutti d’accordo come avvenuto 4 anni fa per Fabio Natta. La ragione è quella di lavorare tutti insieme per risolvere alcune delicate questioni: in primis la crisi finanziaria di Rivieracqua.

Diversi i nomi che si rincorrono in queste ore e sarebbero diversi i veti incrociati. Questi, aggiunti ai sindaci incandidabili, mettono di fatto in pole i sindaci di Pieve di Teco, Alessandro Alessandri, e di Cipressa, Filippo Guasco.

Entro la fine della settimana, alcuni sindaci del Ponente si incontreranno per discutere proprio della questione. Tra questi, ovviamente, il sindaco di Imperia Claudio Scajola e il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri.

Il primo nodo da sciogliere sarà se questa candidatura univoca “s’ha da fare” oppure no.
Se il matrimonio verrà battezzato si andrà verso una sola lista. Se il matrimonio “non s’ha da fare” si potrebbe arrivare a due o addirittura tre liste.

Il nocciolo della questione è perlopiù in mano ai sindaci delle due città principali del Ponente: Scajola e Biancheri. “No comment” di Biancheri sulla questione. “No comment” di Scajola. I due avrebbero visioni diverse. Tra i contrasti principali il futuro di Rivieracqua: da una parte Scajola tira per l’entrata dei privati nella gestione del servizio idrico, dall’altra Biancheri sta pubblicamente facendo di tutto per salvare la società pubblica che si trova in concordato. Trovare un compromesso per una candidatura condivisa alle provinciali non sarà facile.

Cosa ne pensano i due diretti interessati?

Alessandri: “Rimango in panchina. Si vedrà nei prossimi giorni. È un ruolo impegnativo e sono tante le problematiche. Bisogna riflettere seriamente. Non sono comunque stato contattato”.

Anche Guasco rimane in panchina: “Non mi ha contattato nessuno. Sono comunque sempre stato contrario a questo sistema. Credo che sia troppo impegnativo per un sindaco, anche di un Comune piccolo, svolgere il doppio ruolo di presidente della Provincia e di primo cittadino. Per questo critico i nostri governatori attuali che non hanno riportato la situazione a quella precedente la riforma Delrio. Vedremo comunque quello che accadrà nei prossimi giorni”.

La riforma prevede infatti la candidabilità solo dei sindaci non in scadenza. A votare sono i sindaci e i Consiglieri comunali della Provincia.

I tempi stringono, il termine ultimo per presentare le liste è infatti il 21 aprile. Nei prossimi giorni si avrà sicuramente un quadro più chiaro.