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“La scelta della maggioranza non può essere condivisa da noi della minoranza”.

Lo dice Gabriele Sismondini, consigliere comunale di opposizione a Ventimiglia, in riferimento alla pratica deliberata dall’amministrazione Scullino riguardo al regolamento sui dehor.

“Non pensiamo che una città e tutti gli esercizi interessati ai dehor debbano essere costretti ad adottare le stesse forme e lo stesso colore, gli infissi in grigio antracite e le tende bianche. La maggioranza dei gestori di locali entro cinque anni dovrà adeguarsi e noi siamo contrari a questo diktat che impone scelte in un periodo così complicato per tutti, ancor più nella nostra zona”.

“Non riusciamo a capire come la maggioranza possa chiede di fare investimenti a gestori di bar e ristoranti. Il nuovo regolamento impone di adeguarsi entro cinque anni ma se si riesce entro tre anni si viene premiati con uno sgravio delle imposte sull’occupazione del suolo pubblico, una cifra pari a quanto investito per mettersi in bolla con il regolamento”.

“Chi paga una somma inferiore a quanto dovrà investire – spiega Sismondini – viene penalizzato come quella persona che mi ha chiamato e detto: io pago mille euro l’anno per il suolo pubblico, il preventivo per rifare il dehor ammonta a diecimila euro. Io rispondo: questa è un’ingiustizia che ci vede contrari in attesa della presa di posizione delle associazioni di categoria che pare non abbiano ancora la copia del regolamento”.

“Mi auguro che tutti gli esercenti si organizzino e che decidano di manifestare per dimostrare la loro contrarietà verso queste norme. Ma c’è un altro aspetto: il Comune incassa quasi 130mila euro l’anno dai dehor, sembra che si possa trattare di uno sgravio per aiutare i gestori, invece li porta ad affrontare nuove spese e l’ente pubblico ad incassare molto meno”.

“Personalmente non riesco proprio a capire perché tutti i dehor debbano essere uguali – sottolinea – tra le più penalizzate ci sono le attività lungo le passeggiate a mare dove tutti dovranno cambiare i loro dehor senza poter più attaccare le tende allo stabile di pertinenza e li metteranno a rischio delle intemperie a causa del vento”.

“Spero che l’amministrazione si renda conto di quel che ha combinato e che le associazioni di categoria intervengano per trovare un compromesso. Ventimiglia è devastata dai problemi, dal coronavirus all’emergenza migranti passando per l’alluvione e la pubblica amministrazione pensa a far sborsare soldi a cittadini allo stremo che non riescono a pagare neppure le bollette!”