Tra le varie iniziative di solidarietà che si moltiplicano a sostegno degli ospedali e degli operatori sanitari, sotto stress in questa durissima emergenza, si aggiunge anche quella di un gruppo di abitanti della zona collinare di Sanremo, a San Romolo, Pian della Castagna, Borello e Bevino.

Diversi abitanti della zona hanno creato da tempo un gruppo whatsapp per le loro personali comunicazioni. Ma da venerdi è nata un’idea di aiuto a sostegno di chi opera per la nostra salute all’interno del reparto di infettivologia dell’ospedale di Sanremo dove lavora anche una di loro.

“Siamo in pochi a vivere da queste parti – dice Lucia Abbo una delle promotrici dell’iniziativa – e tutti piuttosto isolati. Abbiamo pensato a qualcosa di concreto per aiutare il personale medico nel reparto più sotto stress, con turni massacranti che ti consentono una mini-pausa per mangiare in pochi minuti, come puoi e quando puoi”.

“Abbiamo iniziato a raccogliere soldi per mandare cibo, siamo arrivati in poco più di un giorno a 400 euro e oggi a pranzo gli facciamo già recapitare una prima tranche di pizze e arancini. Il problema era: come raccogliere i soldi e come fargli arrivare il cibo. I soldi li abbiamo raccolti, tra mille precauzioni, in buste nelle nostre buche delle lettere o con ricariche Poste Pay. Per la consegna siamo riusciti a trovare The Big Family in via Martiri che si è subito messa a disposizione con prezzi e qualità al top”.

Cristina di The Big Family conferma: “Stiamo finendo di preparare la prima consegna, 20 pizze e 30 arancini che serviranno per il pranzo di oggi. Noi nei giorni scorsi avevamo già fatto una consegna al Pronto Soccorso, completamente gratuita, per chi lavora in quel reparto. Siamo orgogliosi di poter dare una mano a chi ne ha veramente bisogno, in questo caso a chi si prende cura della nostra salute”.

“Da adesso – dice Lucia Abbo – dopo questa prima consegna, adottiamo con The Big Family la formula del ‘caffè sospeso’. Chi opera nel reparto ha un listino prezzi e sceglie cosa ordinare e quando, e il budget va a scalare anche per evitare sprechi di cibo che nessuno si può permettere. Ci fa anche molto piacere e da’ un senso a queste nostre giornate di reclusione poter aiutare sia chi è in prima linea per la nostra salute, sia chi è in difficoltà per la sua attività commerciale”.