comune pieve di teco

“Alla fine del terzo mandato di questa amministrazione è tempo di consuntivo”, esordisce il gruppo di minoranza in Comune a Pieve di Teco ‘Pieve Bene Comune‘. “Nel bene e nel male dopo quindici anni di governo si lascia il segno. Dai conti emerge chiaramente che le tasse che hanno pagato i pievesi sono servite in larga parte per pagare stipendi, avvocati, consulenti, sanzioni e tecnici”.

“Citiamo – precisano Renzo Brunengo, Alessandro Belmonti e Camilla Molinari – alcune emblematiche vicende:

  • La sanzione di 10.000 euro, comminata al Comune dall’autorità competente, per avere aumentato fuori legge la bollette dell’acqua.
  • La lite che riguarda il mancato rispetto del contratto per l’allargamento della strada dei Prati di San Pietro è già costata al Comune decine di migliaia di euro di avvocati e consulenti. Quanto costerà di risarcimenti se vedesse il Comune soccombere, come peraltro preannunciato?
  • La citazione in tribunale per non avere pagato le bollette dell’Enel, la cui cifra originaria di 22.275 euro è arrivata ad oltre 45mila con interessi e penalità varie e che, come relazionato dall’avvocato del Comune “è probabile che l’esito del giudizio veda il Comune soccombere”
  • Altra vicenda mai chiusa, nonostante i nostri solleciti, è il mancato rimborso da parte dell’Unione dei Comuni, delle spese sostenute dal Comune di Pieve per il progetto inutile e mai completato, denominato “Una Valle al centro del Mondo”.
  • Il cimitero del Capoluogo, dopo avere eradicato le siepi di bosso, abbisogna di urgenti interventi per renderlo presentabile.
  • La passeggiata che porta alla Madonna dei Fanghi è stata realizzata ma mai completamente aperta perché pericolosa.
  • La pista per l’atterraggio degli elicotteri nei prati di San Giovanni è stata realizzata ma mai aperta”.

“Se i consiglieri di maggioranza hanno la voglia di andare a rileggere i nostri interventi, rimasti inascoltati, nei consigli comunali degli anni scorsi si renderanno conto che purtroppo le nostre erano critiche fondate”, proseguono. “Noi pensiamo di avere svolto bene il nostro ruolo di forza di opposizione, di sindacato ispettivo, come prevede la legge. Lo abbiamo fatto con lo stimolo e la critica, anche aspra. Purtroppo spesso la maggioranza, anziché cimentarsi nel governare al meglio, si è spesa unicamente in critiche nei nostri confronti, invertendo il loro vero ruolo”.

“Sono le cifre che parlano, meglio di ogni commento. Un consuntivo che evidenzia come la gestione delle risorse finanziarie non sia stata oculata e nemmeno nell’interesse e per il bene della comunità. In quanto alla gestione delle richieste per i finanziamenti di opere pubbliche, l’amministrazione ha dimostrato gravi limiti ed il vuoto più totale. In 15 anni realizzata solo la palestra-capannone che di certo non brilla per le sue fattezze in un centro storico. Perso il finanziamento del progetto “Rigenerazione Urbana” e quello dell’allargamento rio Fossato dei Grassi sotto pizza Cavour. Pagati progetti inutili quale il parcheggio sotterraneo in piazza Brunengo e il campo di pallapugno nei Tovalli. Il voto del gruppo di minoranza “Pieve Bene Comune” è decisamente contrario”, concludono.