alessandro piana

“Ringrazio tutti i consiglieri firmatari delle interrogazioni presentate oggi in Consiglio che mi permettono di fare chiarezza sull’ultimo decreto del Masaf (ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e dele Foreste) del 30 gennaio 2024 sulle misure tecniche della pesca sportiva e ricreativa con il palangaro. Trattandosi di una competenza esclusiva dello Stato che non prevede l’acquisizione di pareri o l’intesa nella Conferenza Stato Regioni va da sé che la Regione non abbia la potestà giuridica su questa materia. Occorre però sottolineare come si siano originate anche erronee valutazioni sul decreto stesso: la pesca con palangaro a fini sportivi e ricreativi non è vietata, ma limitata. Tuttavia questa limitazione incide negativamente sulla pesca dilettantistica che in Liguria è molto nutrita e penalizzarla porterebbe improvvide ricadute sul ciclo economico collegato. Oltretutto nei nostri porti abbiamo imbarcazioni iscritte che provengono in larga parte da Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, con gli indotti che ne conseguono. L’ultima cosa che vogliamo creare poi è l’inasprimento del rapporto tra pescasportivi e professionisti, che negli ultimi anni sono stati sempre più penalizzati per giornate e quantitativo di pesca o dimensioni delle reti. Tra l’altro vorrei ricordare che questa pesca ricreativa è una pesca che si basa su una o due catture, molto limitata come pressione nell’ambito marino. Per tutelare la tradizione chiederò quindi di inserire il punto all’ordine del giorno della Commissione Politiche Agricole, in modo da sensibilizzare i colleghi e proporre una interlocuzione specifica col ministero”. Così il vicepresidente della Regione Liguria con delega alla Pesca Alessandro Piana sulle nuove misure tecniche per la pesca sportiva e ricreativa con il palangaro.