portosole sanremo

Confartigianato Nautica Imperia ha ufficialmente chiesto un incontro urgente al sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, per discutere delle pesanti richieste avanzate alle imprese presenti a Portosole da parte dell’attuale proprietà in merito al rinnovo dei sub-affidamenti/concessioni.

La decisione è stata presa a seguito di una riunione della categoria rappresentata dal presidente del settore Nautica Nuccio Magliochetti, numerose aziende associate coinvolte nella vicenda ed un pool di legali composto dagli avvocati Andrea Mozzati, Niccolò Travia ed Enrico Mordiglia.

Le imprese attualmente ubicate a Portosole si sono infatti viste recapitare lo scorso 11 dicembre una proposta da parte della società, in cui viene chiesto un canone aumentato, in alcuni casi anche di oltre il 400%, per un nuovo sub-affidamento/concessione di tre anni. Chi non volesse accettare tale soluzione, è stato diffidato a lasciare i locali entro il 31 gennaio 2024.

L’opposizione a tale diffida si basa su due aspetti principali: il ruolo delle aziende interessate che rappresentano un’attività essenziale per la funzionalità del porto stesso e l’importanza sociale legata a tutti i dipendenti coinvolti.

Il rischio è infatti quello di una crisi di un microsettore che conta più di 20 aziende ed un importante numero di lavoratori tra diretti ed indiretti. Si tratta di un tessuto produttivo e commerciale fondamentale per il settore nautico, per gli utenti del porto e per i servizi offerti alle imbarcazioni di passaggio.

“Il Comune non può tirarsi fuori da questa vicenda – dicono dalla Confartigianato. – Abbiamo quindi chiesto un incontro con il primo cittadino, per aprire un tavolo in cui affrontare una vicenda che ci preoccupa molto per le pesanti ripercussioni che può avere sul tessuto economico locale. Vogliamo tutelare queste aziende che in tanti anni, in alcuni casi decenni, hanno lavorato seriamente contribuendo allo sviluppo del porto turistico sanremese”.

“Le cifre che ci sono state chieste sono esorbitanti – hanno detto le imprese durante la riunione in Confartigianato. – Chi non riuscirà ad adempiere a queste esorbitanti richieste economiche, rischia di chiudere perché non ci sono i tempi per trovare altre sedi ed effettuare i traslochi. Non è infatti possibile essere sfrattati con un preavviso di poco più di un mese, che inoltre ricade all’interno del periodo delle feste natalizie”.

La Confartigianato e le imprese rappresentate attendono ora una pronta risposta da parte del Comune, per una vicenda sulla quale non si può perdere tempo.