Foto inviata dal Partito Democratico Imperia insieme alla nota stampa

Con una foto e una nota stampa la sezione imperiese del Partito Democratico interviene sulla pedonalizzazione di via Cascione:

“Ci risiamo, a Gennaio 2020 ci ritroviamo a dibattere nuovamente su Via Cascione. C’è una parte della nostra città che nella scelta tra passato e futuro non ha dubbi: chi lascia la via (Cascione) vecchia per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova. Quindi tra monossido di carbonio e fumi di scarico da una parte e una nuova visione di città green dall’altra, si sceglie la prima, certo più rassicurante, non importa se più ottusa. Parlare di nuovi modelli urbani, di nuove strategie promozionali, di un nuovo modo di fare turismo, a taluni sembra creare un certo disagio. Ecco quindi che il restauro della galleria Gastaldi è sembrato una testa di ariete per sfondare e affondare un modello di via ritenuto troppo avveniristico, foriero di paurose e destabilizzanti novità, un modello per il quale come Partito Democratico abbiamo fortemente lottato e che abbiamo realizzato nonostante i numerosi ricorsi ai quali ha dovuto fare fronte la passata Amministrazione comunale.

Lo spettacolo triste e sconsolante di chi non sa liberarsi dell’ossessione dell’auto per percorrere anche solo 100 metri è però ampiamente stemperato dalla consapevolezza che c’è chi nella nuova via Cascione crede sempre di più, chi continua a sognare una città a misura d’uomo, fatta di rapporti umani, di incontri, di aria più salubre, chi continua a sognare non solo una via Cascione, ma un’intera Imperia che rinasce sul turismo sostenibile secondo un modello largamente diffuso intorno a noi, in Italia e all’estero. Una Via Cascione isola pedonale che non va demonizzata ma al contrario va valorizzata con manifestazioni attrattive migliorandone il decoro urbano e la vivibilità, e lasciamo che altri continuino a rifugiarsi in un passato sepolto e anacronistico. Una pedalata sulla pista ciclabile potrebbe aiutarli a cambiare aria nelle loro idee e nelle nostre strade.”