Dopo il cambio alla guida del gruppo consiliare del Partito Democratico a Imperia, con Loredana Modaffari subentrata a Deborah Bellotti nel ruolo di capogruppo, è intervenuto anche il segretario del Circolo PD di Imperia, Paolo Berlanda. Il suo commento arriva a seguito delle accuse di “golpe” mosse da Bellotti nei confronti dei consiglieri Bracco, Bozzano e Modaffari, che avrebbero proceduto alla nomina durante una riunione autoconvocata.
“In qualità di segretario del circolo cittadino debbo assolutamente intervenire per fare chiarezza per i nostri iscritti, le nostre elettrici e i nostri elettori: il cambio del capogruppo del 10 giugno non è un avvicendamento concordato, bensì un’iniziativa presa in autonomia, seppure consentita dal regolamento comunale”, spiega Berlanda. “Si tratta di un atto grave e inaccettabile, in palese difformità con quanto stabilito dal circolo cittadino fin dall’ingresso dei tre consiglieri provenienti da Imperia Rinasce e confluiti nel gruppo consiliare del Partito Democratico”.
“Il circolo cittadino ha infatti votato, all’unanimità e fin da subito, due delibere nelle quali si affermava che l’ingresso dei tre nuovi consiglieri si collocava all’interno delle regole del PD, che le iniziative di particolare rilievo e la comunicazione esterna andavano condivise, stabilendo inoltre espressamente che ogni modifica al gruppo consiliare andava concordata con il direttivo stesso”, prosegue. “Ciò non è avvenuto: in diverse occasioni le modalità e i contenuti con cui sono stati affrontati temi di rilevante interesse per la città si sono svolti senza un adeguato confronto all’interno del partito, abituato ad approfondire gli argomenti e a portarli all’esterno in modo unitario”.
“Nella mia veste di segretario ho adottato un’azione di tolleranza e dialogo”, sottolinea il segretario PD, “volta a rendere omogenea e quindi unitaria l’azione politica, attraverso incontri per affrontare le novità che si sono manifestate durante il mio mandato. È evidente che ciò non ha pagato e non è stato sufficiente, al punto che negli ultimi giorni è maturata l’escalation che ha portato alla modifica dell’organizzazione del gruppo consiliare. Per evitare tale presa di posizione avevo ribadito ai protagonisti i precedenti atti deliberati dall’organo direttivo, atti che chiunque si voglia fregiare di rappresentare il PD in consiglio comunale deve rispettare. È stata inoltre offerta un’ulteriore disponibilità al dialogo, a condizione del rispetto sostanziale delle decisioni assunte dal direttivo, mettendo a disposizione anche il mio mandato se questo dovesse essere necessario. A nulla è valso e, senza nessuno scrupolo, si è arrivati a questa azione dirompente, con la quale i tre consiglieri che l’hanno effettuata si pongono oggettivamente al di fuori del Partito Democratico”.
“Porto piena solidarietà alla consigliera Deborah Bellotti, che ha sempre operato come capogruppo nel rispetto degli organi di partito e con il massimo impegno, per portare avanti una politica di opposizione seria e non settaria, nonostante le difficoltà da lei più volte segnalate. Il direttivo e tutti i suoi componenti sono informati della situazione e, come sempre, mi rimetto ad essi per procedere nell’interesse di tutti coloro che rappresentiamo. Dopo un necessario confronto a tutti i livelli, sarò in grado di valutare le nuove azioni da intraprendere, fino – come anticipato – a mettere a disposizione, se necessario, il mio mandato”, conclude Berlanda.