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Davvero il Covid cambierà il mondo? Se sì come, in meglio, in peggio?

Da mesi lo leggiamo sui giornali se lo chiedono, lo ripetono personaggi noti e meno noti in tv. La pandemia, con la sua scia sempre crescente di lutti, dolori, problemi ci ha catapultati, impreparati, in realtà inimmaginabili, da fantascienza. Stringendo il campo di osservazione alla nostra regione, la Liguria, alla nostra provincia, Imperia, sintetizzando le notizie dei suoi 66 Comuni di questi ultimi giorni, cambierà poco o nulla.

A dichiararlo, attraverso mezzi di informazione, non è stato uno qualunque, ma per la carica pubblica che ricopre, per il Festival della canzone, uno tra i personaggi più noti non solo della Liguria, ma dell’italico Stivale: il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri. Parlando delle prossime elezioni per il rinnovo del presidente e del consiglio della Provincia di Imperia, che si svolgeranno il prossimo 18 dicembre, in sintesi ha detto che si è tornati a “vecchie logiche di potere e palazzo”. Alla forza egemone dei partiti.  Altro che rinnovare! Infastidito Biancheri ha ricordato che nonostante in un incontro estivo lo stesso presidente della Regione, Giovanni Toti (Cambiamo), presente anche l’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola, gli avesse proposto di candidarsi alla presidenza della Provincia, pochi giorni fa ha cambiato tavolo ed ha fatto l’accordo con l’ex 4 volte ministro della Repubblica ed attuale sindaco di Imperia Claudio Scajola. Entrambi con radici in Forza Italia, politici di razza ma spesso “rivali”. Insomma Biancheri (area centrosinistra) si è sentito tradito unitamente a tutti i sanremesi.

Nella personale lista dei “cattivi”, anche se non lo ha detto apertamente, ha inserito pure il sindaco di Taggia, Mario Conio (Lista indipendente, ma di area centrodestra) e, tra i “buoni” i sindaci di Riva Ligure, Giorgio Giuffra e Dolceacqua, Fulvio Gazzola.

Mario Conio, giovane sindaco alla sua prima legislatura in questi difficili tempi di Covid, in prima linea nel tracciare finalmente, dopo oltre 15 anni di parole, progetti, soldi al vento, la strada che dovrebbe vedere realizzato nell’arco dei prossimi di 4/5 anni il Nuovo Ospedale della provincia di Imperia, in zona baricentrica provinciale, a nord della stazione ferroviaria di Arma, su un’area vasta più di 130mila metri quadrati, formata da 300 lotti di terreno di proprietà di oltre 100 privati, ha difeso la sua scelta politica. Ha invitato Biancheri a collaborare, a dare il suo contributo alla soluzione dei numerosi problemi che affliggono la Riviera dei fiori.

“Sono tanti – ha sottolineato il sindaco di Taggia – dai rifiuti, dalla realizzazione del biodigestore ai Colli – che se ne parla da quando era ragazzino – alla RT-trasporto pubblico urbano, solo per citarne due. Per non parlare del turismo, del lavoro, di centinaia di persone che lo hanno perso. Ora prioritario è l’essere uniti per battere il Covid. Tutti i partiti, altro che poteri e palazzi. I contagi, purtroppo aumentano, anche nelle nostre scuole. Occorre da parte di tutti serietà, onestà, lavorare, impegnarsi sul serio per la collettività. Basta bandierine”. Certamente l’alleanza Scajola-Toti, se si guarda con gli occhiali del passato, può non piacere a qualcuno. Sono personaggi che è meglio averli amici che avversari. Anche neutri possono dare pensieri. Se si guardano con lenti nuove (forse prima di tutti dovrebbero indossarle loro) potrebbero invece essere la soluzione, preziosi per rilanciare la Liguria alla grande. Hanno idee, esperienza (soprattutto maturata dagli errori), conoscenze, capacità, carattere, coraggio ad osare, fare.

Insomma non “attenti a quei due”, ma finalmente qualcosa di nuovo. Rivoluzionario. In tutti i sensi. Un miracolo, un sogno o l’ennesimo miraggio?