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Emergenza idrica? Diciamo che la situazione è sotto controllo per le utenze servite dal Roja che sono la maggior parte, le criticità le troviamo nell’entroterra dove le piccole sorgenti soffrono la mancanza di precipitazioni”.

Lo dice Paolo Ferrari, direttore tecnico di Rivieracqua, in questa intervista che ci ha rilasciato poche ore prima dell’allarme lanciato dal sindaco di Imperia e presidente della Provincia Claudio Scajola, arrivato al punto di convocare una riunione urgente per stasera con i sindaci della valle Impero per affrontare il problema idrico nelle vallate.

Ferrari spiega che in situazioni emergenziali si ricorre all’intervento con le autobotti, oppure creando by-pass di collegamento con gli acquedotti tra un’area e l’altra per trasferire l’acqua da chi ne ha di più a chi non ne ha, oppure interventi sui pozzi che hanno alta salinità.

“Ci sono altre azioni invece che sono già programmate tramite finanziamenti – prosegue – tra le quali la posa di grossi serbatoi sul territorio, tratti di nuove condotte collegabili tra di loro, e poi altri progetti che però non sono realizzabili in 15/20 giorni, come creare nuovi invasi che in ottica futura potrebbero offrire un grosso aiuto in emergenze come quella attuale”.

“Se si tratta di un momento eccezionale o se in futuro questa sarà la norma non lo possiamo sapere. Certo è che erano decine di anni che non ci si trovava in una situazione del genere e ne vediamo spesso ormai di eventi fuori dalla norma, ma non significa che ci stiamo avvicinando ad un cambiamento climatico epocale. In ogni caso noi dobbiamo farci trovare pronti”.

“Il problema della dispersione idrica negli acquedotti è reale ovunque in Italia – conferma Ferrari – ma non è questa l’origine del problema odierno. È però vero che si deve migliorare. Abbiamo presentato un progetto per i fondi del Pnrr che ci consentirebbe di ridurre sensibilmente le perdite”.

“I 30 milioni stanziati e speriamo anche presto sbloccati per rifare completamente l’acquedotto del Roja che consentirebbe di risolvere finalmente le problematiche maggiori nella zona che va da Imperia al Golfo dianese. Se ci sono carenze in questo momento riguardano l’entroterra ma non possiamo dire che c’è abbondanza d’acqua anche sulla costa. Siamo solo a metà luglio – termina Paolo Ferrari – e sappiamo che ci sono criticità qua e là, a macchia di leopardo. Noi facciamo il possibile, i cittadini devono essere coscienti e non devono sprecare l’acqua in nessun modo”.