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In questi giorni sta crescendo il numero di chi ha paura di AstraZeneca, forti dubbi su Pfizer e medita di rifiutare il vaccino. Le notizie contrastanti che arrivano ogni ora certamente non aiutano, non tranquillizzano. Anzi. Chi invece non ha  dubbi, anche se tra i suoi 2.600 dipendenti, il 15%, quasi 400 tra medici, infermieri, operatori sociosanitari, amministrativi, “No vax” non essendosi ancora vaccinati in barba alla legge, è il vertice dell’Asl 1 di Imperia.

Il neo Direttore generale, dottor Silvio Falco e il Direttore sanitario, dottor Michele Orlando, hanno una mission precisa. “Con l’impegno e sforzi enormi da parte di tutti – hanno detto – dobbiamo continuare a vaccinare un numero sempre maggiore di persone per battere il prima possibile la pandemia e, contemporaneamente, curare, tenere sotto controllo i casi acuti con l’assistenza domiciliare, particolare sorveglianza nelle Rsa. La sanità per essere all’altezza deve trasformarsi in una modernissima “fabbrica”, immaginare il futuro, progredire giorno dopo giorno, grazie alla tecnologia, alla telemedicina, alla scienza, offrire a tutti coloro che ne hanno bisogno le cure, l’assistenza, i risultati migliori.

Fa specie, vista la tragedia sociale, economica, sanitaria che stiamo vivendo tutti da oltre un anno che proprio la Riviera dei fiori, l’intera provincia di Imperia, l’entroterra, la Regione Liguria non siano stati ancora in grado di iniziare i lavori dell’Ospedale Unico. Dove? Da quasi 10 anni si parla della Piana di Taggia, perché baricentrica. Ad ogni campagna elettorale si fanno promesse da marinaio, destra, sinistra, centro, liste indipendenti, si sono spese cifre ingenti, perso un sacco di tempo in progetti, convegni, tavole rotonde. Sempre fumo, niente arrosto.

Perché non si è mai arrivati ad una conclusione? Se non piace Taggia  lo si dica, perché non si è scelta un’altra località se davvero migliore? Se ci fosse stato l’Ospedale Unico, con 600 posti letto, personale qualificato, probabilmente questa peste, questa ennesima “Spagnola” quando sarà sconfitta il numero dei morti, delle persone care scomparse in disumana solitudine sarebbe di gran lunga meno pesante.

Il Dg. Falco è stato categorico: “Appena arrivato all’Asl1 mi sono subito attivato. Ho incontrato il sindaco di Taggia Mario Conio, il presidente della Regione Toti, con entrambi ho trovato sintonia. Mi è stato assicurato che si procederà speditamente. Deve essere approvata una variante al Piano Urbanistico, a Taggia deve essere identificata con chiarezza l’area dove sorgerà il nuovo attrezzatissimo, ipertecnologico ospedale, procedere agli espropri dei terreni privati, delle superfici necessarie, partire con la gara di progettazione. Per fare questo ci vorrà almeno 1 anno. Poi altri 3 o 4 per l’adempimento dei lavori. Si tratta di un’opera indispensabile, i soldi necessari ci sono”. Sarà la volta buona?