L’orto non è più un privilegio di chi possiede una casa in campagna con un po’ di terreno: oggi lo si può realizzare anche sul balcone, utilizzando erbe selvatiche e alcune altre specie vegetali che si adatto a perfezione a questo tipo di coltivazione si può iniziare senza troppe difficoltà.

“Negli ultimi anni – spiega Marco Damele, imprenditore agrario riscopritore delle proprietà della cipolla egiziana – è notevolmente aumentato il numero di appassionati del verde, un piacere seguito sia da giovani, sia da anziani, una passione che diventa anche necessità e risparmio oltre che un momento di svago e cultura dopo una giornata trascorsa al lavoro. Agricoltura fai da te adatta a tutti, semplice, sicura ed economica. Ogni pianta si può prestare alla coltivazione sul terrazzo; dalle aromatiche, utili e complici di sapore per i nostri piatti, alle verdure, ai fiori, alla frutta, alle erbe selvatiche , una pianta su tutte l’ortica, ricca di ferro e vitamine utilizzata da sempre per la preparazione di torte e frittate. In questi ultimi anni assistiamo ad una richiesta nazionale per i bulbi di cipolla coltivati in Liguria per poter avere una pianta piacevole al gusto, resistente e facile da coltivare e bella dal punto di visto estetico. La cipolla egiziana ligure forse più di tutte riesce ad adattarsi perfettamente alle nostre esigenze anche per chi ha un piccolo spazio e poco tempo da dedicarle. L’importante come per qualsiasi coltivazione che vogliamo intraprendere è conoscere la pianta. Solo attraverso la conoscenza possiamo scoprire le condizioni ottimali di crescita, di raccolta e di produzione. Perché non pensare a coltivare anche l’ortica sul proprio terrazzo? Per coltivarla, qualsiasi terra va bene, è una coltivazione relativamente semplice e adatta anche a chi non ha troppo tempo da dedicare alla cura del proprio terrazzo. Le piante o la semenza la possiamo recuperare praticamente dappertutto . Importanti sono i vasi che utilizzeremo che devono essere molto grandi. Due altre operazioni da tenere sempre nella massima considerazione: drenaggio accurato e pazienza, perché la natura non conosce la parola fretta! Non illudiamoci e non pensiamo di poter avere tutto e subito come quando andiamo al mercato: coltivare è saper aspettare nell’attesa di quelli che sono i ritmi stagionali della pianta”.

Ancora una riflessione di Damele sulla biodiversità: “Oggi si conoscono oltre 250 mila specie vegetali, sono presenti ovunque,le vediamo ogni giorno quando usciamo di casa , lungo le strade, nei boschi , nelle campagne, nei giardini, con forme e colori sempre diversi a seconda della posizione dove crescono. Le differenze di temperatura, piovosità, ricchezza dei suoli hanno generato, dalla comparsa della prima cellula capace di compiere la fotosintesi tutta la gamma di sfumature del verde, peculiare del nostro pianeta.
Biodiversità che a pensarci bene, altro non è che l’abbreviazione di “diversità biologica” e indica l’enorme varietà delle forme viventi, l’enorme numero di specie animali e vegetali, l’una diversa dall’altra, che popolano il pianeta da quasi 4 miliardi di anni fa, in una continua successione di specie che nascono, fioriscono, raggiungono il loro massimo sviluppo e poi muoiono. Da quando è comparso l’uomo, però la biodiversità è diminuita in modo impressionante: un processo inarrestabile? Direi di no, ma bisogna lavorare tutti insieme e ripartire dal coltivare la terra può essere un buon inizio anche iniziando sul proprio terrazzo o in giardino in questo periodo di emergenza da Coronavirus”.