INT_Matteo Orengo
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L’ospite di oggi negli studi di Riviera Time è Matteo Orengo, consigliere di opposizione a Badalucco e candidato sindaco alle prossime amministrative con la lista “Valorizziamo Badalucco”.

Ai nostri microfoni le motivazioni che hanno spinto Orengo a scendere in campo: “Già nel 2014 volevamo dare un’alternativa alla proposta dell’amministrazione Bestagno. All’epoca avevamo fatto la lista in maniera molto veloce, sapendo che le possibilità di poter vincere erano nulle. Abbiamo fatto cinque anni di cammino nell’opposizione e oggi abbiamo una lista di persone preparate, competenti e giovani e siamo pronti finalmente a proporci per amministrare Badalucco“.

Il candidato si è poi espresso con un parare sull’operato dell’amministrazione Bestagno che conta 10 anni di attività, visti i due mandati consecutivi: “Hanno avuto la fortuna di ereditare il più grande progetto che è stato fatto negli ultimi 30 anni, ossia il progetto di quartiere, avendo la possibilità di realizzare lavori progettati e finanziati dalle amministrazioni precedenti. Sicuramente in questi ultimi cinque anni di opposizione è mancato il dialogo, la condivisione, il confronto e il dibattito, cose fondamentali nell’amministrazione di un piccolo paese. Quindi bene la realizzazione di alcune opere, non bene l’approccio all’amministrazione e alla quotidianità“.

Dopo un commento sull’uscita dall’Unione dei Comuni, decisione che Orengo non sostiene, si è parlato della sua lista. La squadra che porterà al suo fianco con la lista “Valorizziamo Badalucco” è formata da persone giovani del paese, con esperienze professionali ma alla prima esperienza amministrativa. Al centro del discorso i bisogni e le necessità di Badalucco che, per la lista di Orengo, si declinano nella sua valorizzazione: “Oggi il paese ha bisogno che il centro storico venga valorizzato, con le sue bellezze importanti e scorci caratteristici. Però c’è degrado, abbandono e troppa sporcizia. Dobbiamo esaltare gli angoli caratteristici, mettere dei fiori, migliorare l’arredo urbano, c’è da lavorare sul centro storico, sul piccolo particolare“.