Marengo Paolo (SLC-CGIL), Merlino Giorgio (FISTel-CISL), Cioffi Enzo (UILCOM-UIL) e Chiappa Paolo (FIALS) intervengono con una nota stampa sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo.

“La situazione di stallo in cui è coinvolta la componente artistica (professori d’orchestra) della Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo rischia di trasformarsi in un dramma per molte famiglie e per le prospettive socio-culturali della Città dei fiori.

I sindacati SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL E FIALS chiedono coralmente e fortemente la ripresa delle attività artistiche, ferme ad oggi per l’applicazione della cassa integrazione (FIS). Realizzando le proposte che abbiamo comunicato all’azienda come: concerti cameristici, repliche nello stesso giorno per poter assorbire maggiore pubblico nonostante il distanziamento, disponibilità a ridurre i costi di produzione; troviamo inspiegabile questa situazione di inattività.

Come Sindacati lo stiamo denunciando con forza da settimane anche per rispetto del pubblico affezionato all’Orchestra. Quasi tutti i Teatri si sono ormai attrezzati rispettando le nuove regole e da una recente ricerca dell’Agenzia italiana dello spettacolo il nostro ambiente di lavoro, da dopo lockdown, è risultato tra i più sicuri. Su 347262 presenze totali di spettatori, a livello nazionale, fra tutte le manifestazioni dal 16 giugno 2020, c’è stato un solo contagio.

L’Orchestra, nella Fondazione, deve tornare al centro dell’interesse dei suoi amministratori perché è storia e futuro e potenziale professionale di alto livello che nel silenzio di questo ottobre, nel quale solitamente si iniziava la stagione artistica autunnale, si sente lasciata da parte per altri interessi di più facile e immediata presa, ne è un esempio che in Sanremo e Provincia ci sono tutt’ora eventi e concerti. Per evitare che la situazione degeneri dal punto di vista sociale e occupazionale, come Sindacati ribadiamo che si deve riprendere l’attività artistica fin da subito, gli spazi e i tempi ci sono”.