polizia imperia

A parziale esito di una complessa ed articolata attività investigativa, la Polizia di Stato di Imperia ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Imperia, dr.ssa Anna Bonsignorio, nei confronti del noto pregiudicato C.S., 38enne originario di Oppido Mamertina (RC), gravemente indiziato di avere effettuato, dal gennaio al marzo del 2018, plurime cessioni di partite di cocaina purissima (nell’ordine, ciascuna, di “etti”) ad un pregiudicato originario della “piana” di Gioia Tauro (RC) – che nel corso delle intercettazioni vantava la sua “vicinanza” al mondo della criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista – di cui emergeva essere il principale rifornitore.

L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile di Imperia e dal Commissariato di Ventimiglia con la direzione ed il coordinamento della locale Procura della Repubblica, era stata avviata alla fine del 2017 ed aveva consentito di raccogliere una miriade di elementi a comprova dell’intenso traffico di cocaina e di ricostruirne la “filiera”: C.S, in particolare, spacciatore “di livello superiore” a contatto con fonti primarie di approvvigionamento (verosimilmente provenienti da altri ambiti territoriali), risultava rivestire un ruolo primario nell’ambito del contesto indagato, in cui il suo acquirente, spacciatore “di livello medio-alto”, in stretta compartecipazione con un altro complice, smerciava cocaina purissima nella zona di Ventimiglia con modalità decisamente professionali, strutturate ed in forma continuativa, per quantitativi anche rilevanti, nei confronti di una vasta cerchia di fedeli clienti, a loro volta implicati in illecite attività di vendita a “valle”, oltre a noti pregiudicati.

Nel corso delle indagini, sviluppatesi a ritmi serrati per alcuni mesi, erano stati effettuati numerosi riscontri ed arresti in flagranza, anche trattati in separati procedimenti penali conclusi con condanne alcune delle quali già definitive.

C.S., su disposizione del pubblico ministero, è stato associato al carcere di Genova “Marassi”.