seggiolini antiabbandono

Dopo il lockdown milioni di famiglie hanno ricominciato a spostarsi. C’è da dire che lo scorso 6 marzo, infatti, prima che tutto si interrompesse, sono scattate le sanzioni per gli automobilisti, sprovvisti di dispositivi anti-abbandono, che viaggiano con a bordo bambini di età inferiore a 4 anni. Gear Time torna ora a fare il punto della situazione con una indagine sul provvedimento legislativo.

Ricordiamo che: Il provvedimento che introduceva l’obbligo di adozione dei seggiolini anti-abbandono è diventato legge, la n. 157 del 19 dicembre 2019, ed ha fissato il termine del 6 marzo 2020 quale data ultima per l’obbligo di installazione per tutti quegli automobilisti che trasportino bambini di età inferiore a 4 anni. Da questa data, nel caso di violazione, è prevista una multa che va da 81 a 326 euro, proprio come succede in caso di mancato uso delle cinture di sicurezza. Non solo: in caso di recidiva nel giro di due anni è prevista la sospensione della patente da 15 giorni fino a un massimo di due mesi.

E così si scopre che l’attenzione alla sicurezza in auto, dopo il Coronavirus, si è un po’ allentata e che ben 7 persone su 10 non sono ancora in regola e non si sono ancora dotate dei sistemi anti-abbandono, pur conoscendo la legge e nonostante l’auto privata risulti adesso il mezzo preferito, perché più sicuro per evitare i contatti con le altre persone. In merito agli incentivi fiscali inizialmente comunicati dal Governo, se più della metà sta ancora valutando di farne richiesta, c’è chi non conosce affatto questa possibilità e persino chi non è riuscito a portare a termine la procedura.

Post-lockdown: i genitori sono spaventati, ma l’auto resta il mezzo più sicuro. Se da una parte è forte il desiderio di evasione dopo il lungo periodo di blocco, ben il 66% della popolazione ha paura di tornare alla normalità e teme che la ripresa massiccia degli spostamenti possa comportare rischi per la salute dei propri figli. Una notevole preoccupazione che si rispecchia sulla decisione, quasi unanime (94%), di eleggere l’auto privata come mezzo ideale per portare in giro i propri bambini, preferito agli altri perché più sicuro nell’evitare occasioni di contatto con altre persone (51%) e, quindi, di contagio.

Ma non solo: la scelta è dettata anche perché l’auto garantisce la massima autonomia, come ritiene il 37%, e perché è il mezzo più pratico (37%), in quanto consente di tenere sempre con sé il necessario, come ad esempio il seggiolino.

Dispositivi anti-abbandono: la ritrovata centralità dell’auto nella vita familiare deve tenere in considerazione tutte le normative in materia di sicurezza per i bambini, una tra tutte, la legge sui dispositivi anti-abbandono e sulle relative sanzioni in vigore dal 6 marzo scorso. Se difatti a inizio marzo l’88% delle famiglie non si era ancora attrezzata acquistando un sistema anti-abbandono, ma il 70% si diceva comunque intenzionato a farlo entro i tempi previsti, il dato che spicca oggi è che ben 7 famiglie su 10 siano ancora sprovviste del dispositivo, complice il blocco totale della circolazione durato sino a poco tempo fa.

Ma ora gli italiani sembrano intenzionati ad attrezzarsi in fretta, essendo ben informati sul tema: il 94% degli intervistati dichiara di essere perfettamente al corrente della legge e delle sanzioni che rischia. Quanti si adegueranno dunque alla Legge? E che fine hanno fatto gli incentivi del Governo? Tra chi non è ancora in regola, il 66% afferma che comprerà sicuramente il dispositivo anti-abbandono che ha scelto. Il 21% è ancora indeciso sul dispositivo da preferire, mentre solo il 6% afferma che non procederà all’acquisto. Per quanto riguarda invece gli incentivi fiscali messi a disposizione dal Governo, se da un lato il 54% sta valutando di farne richiesta, al contrario c’è chi non è a conoscenza di questa possibilità (18%), e un 14% di famiglie che addirittura, nonostante l’avvio della domanda, non è riuscito a completare la procedura.

Il Covid-19 ha rivoluzionato la routine giornaliera di genitori e bambini: asili chiusi, nonni lontani e amici per lungo tempo visti in modalità virtuale. Quali saranno gli spostamenti nelle prossime settimane?

Orari di lavoro permettendo, il 43% di mamme e papà porterà i propri bimbi principalmente in visita a congiunti e/o amici, mentre il 37% preferirà riappropriarsi con loro degli spazi aperti di parchi o aree verdi. Molti si spingeranno anche verso nuovi panorami in vacanza: il 21% si recherà al mare, il 18% opterà invece per la montagna. Infine, il 14% continuerà a portarli con sé per fare la spesa o altre commissioni. Il tutto dovendo fare i conti con nuove pratiche di igiene e prevenzione adottate prima di mettersi alla guida.

Anche all’interno dell’abitacolo dell’auto, infatti, il 51% è attento alla pulizia delle mani e all’uso del gel igienizzante per grandi e piccoli, il 32% utilizza sempre la mascherina e la fa indossare ai bambini, mentre il 18% pulisce accuratamente il proprio mezzo di trasporto sia prima che dopo il tragitto. C’è comunque un 14% che, pur ammettendo di essere diventato più attento su questo, non ha cambiato particolarmente le proprie abitudini.