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L’Oasi del Nervia è un’area faunistica della provincia di Imperia, compresa tra i comuni di Ventimiglia e Camporosso, avente una superficie complessiva di 60.000 m².

Il sito prende il nome del fiume Nervia ed è di importanza e interesse comunitario, definito anche Zona Speciale di Conservazione Torrente Nervia, e fa parte della rete “Natura 2000“, creata dall’Unione Europea per la protezione e la conservazione degli habitat naturali e delle specie abitanti. 

Origini dell’Oasi del Nervia

L’idea di rendere la foce del Nervia una zona di protezione ha preso forma nel 1982 sotto proposta del consiglio provinciale di Imperia. 

Due anni dopo l’idea è stata presentata ai comuni direttamente interessati, ma nonostante la loro immediata approvazione l’iter di costruzione dell’oasi ha preso il via solo nel 1990.

Nei sei anni precedenti la zona è stata purtroppo protagonista di una situazione di degrado, dovuto alla presenza di orti e discariche abusive, le quali hanno reso necessari interventi di ripulitura e bonifica da parte delle associazioni ambientaliste locali.

Nel 1992 ha avuto inizio lo studio di fattibilità di costruzione, finanziato dalla provincia. Sei anni dopo, il 10 luglio 1998, il Ministero delle Finanze ha rilasciato la concessione all’amministrazione provinciale, la quale ha potuto stipulare un accordo con il WWF a distanza di pochi mesi.

Dopo aver ultimato la fase di preparazione tecnica, i Comuni di Ventimiglia e Camporosso si sono impegnati nella salvaguardia dell’intera area: dal periodo di nidificazione fino al flusso migratorio dei suoi abitanti.

Biodiversità e specie presenti

All’interno dell’oasi sono catalogate quasi 160 specie vegetali e 140 volatili di specie diverse. Sono numerosi gli alberi di alto fusto, ma altrettanto vaste le aree di canneti, di grande importanza per gli uccelli in quanto parte dell’habitat naturale e utili per la pulizia della zona.

Tra i volatili censiti e catalogati si trovano ad esempio l’airone, i rallidi, lo svasso, il tuffetto, i gabbiani e i passeri. Presenti anche diversi mammiferi quali le volpi, i ricci, i toporagni, i rettili e i ramarri.

Nel video-servizio a inizio articolo le immagini dell’Oasi del Nervia e dei suoi abitanti.