Un nuovo drammatico e difficile discorso alla nazione. Il presidente Conte intorno alle 13.30 si è rivolto agli italiani per spiegare e giustificare le nuove ristringenti disposizioni per limitare il dilagare dei contagi che negli ultimi giorni stanno salendo con un tasso di quasi 20mila nuovi casi al giorno.

“Gli ultimi dati epidemiologici non ci possono lasciare indifferenti. L’analisi ci dimostra una forte crescita con la conseguenza che un po’ in tutti i territori della nostra penisola il contagio e lo stress sul sistema sanitario hanno ormai raggiunto livelli preoccupanti. L’indice Rt ha raggiunto la soglia critica di 1.5,” ha dichiarato Conte. “Dobbiamo contenere la curva epedemiologica. Solo in questo modo riusciremo a gestire la pandemia senza rimanerne sopraffatti. Questo significa la possibilità per il nostro sistema sanitario di rimanere efficiente e di garantire cure. Significa anche scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. Dobbiamo preservare l’economia e la salute.”

Le principali normative erano già state preannunciate questa mattina dagli organi di stampa: chiusura dei bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie e similari alle 18.00. Dopo potranno continuare ad operare per l’asporto. Ai tavoli dei ristoranti potranno sedere al massimo 4 persone salvo nuclei familiari più numerosi. Vietato il consumo di cibo e bevande in strada e nelle piazze dalle 18.00.

Da domani rimarranno chiuse le palestre, le piscine, teatri e cinema, le sale scommesse, bingo e i casinò, i centri benessere e termali, le sale da ballo e rimangono chiuse le discoteche. Restano aperti i musei.

Non sono più permessi festeggiamenti legati a cerimonie civili e religiose. Convegni e congressi solo a distanza, tutte le fiere anche internazionali sono sospese. 

Le competizioni sportive sono tutte bloccate tranne quelle professionistiche a livello nazionale. L’attività sportiva di base può proseguire se non si tratta di sport da contatto, ma comunque al di fuori delle palestre e delle piscine.

Per quanto riguarda la scuola invece il governo chiede agli istituti superiori di alzare la quota di didattica a distanza almeno fino al 75%. Potrà quindi essere previsto anche il 100% della DAD.

Incremento dello smart working nelle pubbliche amministrazioni, consigliato anche nelle aziende private.

“Non abbiamo introdotto un coprifuoco, parola che non amiamo. Ma una raccomandazione a tutti: bisogna muoversi solo per motivi di lavoro, salute, studio e necessità. Raccomandiamo anche di evitare di ricevere a casa persone al di fuori del nucleo familiare,” ha aggiunto Conte.

“È questo un momento molto complesso. C’è molta stanchezza. È una pandemia che ci sta sfidando duramente, provoca rabbia e frustrazione, disuguaglianze nuove che si aggiungono a quelle esistenze. Ci sono persone più colpite e meno tutelate. Mi rendo conto dei nuovi sacrifici che stiamo chiedendo soprattutto ad alcune categorie. Prendo un impegno a nome dell’intero governo: sono già pronti gli indennizzi che verranno dati a tutti coloro che saranno penalizzati da queste nuove norme.”

I ristori messi in campo arriveranno direttamente sui conti corrente dei diretti interessati con bonifico bancario attraverso l’Agenzia delle Entrate: nuovi contributi a fondo perduto, nuovo credito di imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre, cancellata la seconda rata Imu, confermata la cassa integrazione, nuova mensilità una tantum per gli stagionali del turismo e spettacolo. Verranno introdotti sostegni anche per la filiera agroalimentare che risentirà ovviamente delle misure prese su bar e ristoranti. 

“Se rispetteremo tutti le norme l’onda dei contagi rimarrà sotto controllo e potremo affrontare dicembre e le festività natalizie con maggiori serenità,” ha commentato conte. “La Commissione Europea ha già stipulato contratti che prevedono già a dicembre l’arrivo dei vaccini. Se le tempistiche verranno rispettate potremo intervenire subito per somministrarli alle fasce più fragili, ai sanitari,” ha aggiunto.