Una delle piĂč grandi preoccupazioni sullo stato di salute in emergenza sanitaria riguarda le persone anziane, preoccupazione giustificata dall’etĂ media dei deceduti in Italia, anche per contagio, che Ăš poco piĂč di 81 anni.
Molte di loro sono ospitate nelle case di riposo, e alcune di queste si sono trasformate in autentiche trappole mortali come accaduto ad esempio a Mougins sulle alture di Cannes dove quasi un terzo degli ospiti non ce l’ha fatta a sopportare le conseguenze del Covid-19.
âDa noi per adesso e facendo i debiti scongiuri non abbiamo registrato nei nostri ospiti nessun sintomo preoccupante e associabile a quelli determinati dal virusâ.
Lo dice Giuseppe Di Vincenzo, presidente della Fondazione Borea e Massa di Sanremo.
âForse Ăš anche perchĂ© siamo stati i primi a chiudere le porte alle visite dei parenti e degli animatori esterni. Era il 6 marzo quando in accordo con il Direttore Sanitario abbiamo preso questa decisione, impopolare all’inizio ma poi accettata di buon grado e apprezzata dagli stessi parentiâ.
âIl contatto con figli, nipoti e altri famigliari stretti – dice Di Vincenzo – lo garantiamo ogni giorno con le video chiamate tramite tablet che aiutano moralmente e a passare il tempo nella struttura, mantenendo aperti i contatti con il mondo esterno. Si rendono anche conto che tutti, compresi giovani e bambini, sono confinati e rinchiusi proprio come loro e questo gli fa capire che in questo momento non esistono differenze d’etĂ , di capacitĂ fisiche o di salute. L’emergenza riguarda ognuno di noiâ.
Quanti ospiti avete al Borea?
âAttualmente sono 52 che vengono seguiti da un medico, cinque infermiere e 18 OSS (Operatori socio sanitari). Abbiamo attivato da subito un protocollo che richiede per tutti l’utilizzo di mascherine, guanti, occhialini protettivi e un grembiule di plastica. Quelli che non sono autosufficienti vengono preparati dal nostro personale super-protetto per evitare ogni possibile contatto fuori normaâ.
âLa giornata tipo di un nostro ospite, dopo la vestizione e le solite operazioni mattutine, inizia con la colazione alle 8,30, poi il pranzo alle 12,30 e la cena alle 19. La giornata viene riempita da diverse attivitĂ ludiche con animazione varia, impegni manuali, giochi di societĂ , pittura, canto, fisioterapia e televisione, oltre alle telefonate con i parenti. Prima dell’emergenza dall’esterno arrivavano animatori, artisti, esperti di storia e altre discipline, adesso facciamo tutto in houseâ.
Presidente, non pensate che sarebbe comunque meglio sottoporre tutti al tampone?
âLa nostra prioritĂ – conferma Di Vincenzo – Ăš la salute dei nostri ospiti. Certamente vorremmo che fossero tutti testati, lo abbiamo richiesto e se non giĂ oggi ma nei prossimi giorni l’Asl ci ha assicurato che tutti gli anziani e gli operatori di ogni casa di riposo di Sanremo verranno sottoposti al test, con tampone e se necessario anche tramite prelievo ematicoâ.