[beevideoplayersingle adstype=”video-ads” videourl=”https://vimeo.com/219544252″ videoadsurl=”https://vimeo.com/236432438″ adsurl=”http://www.rivierarecuperi.com/”]Continua ad essere drammatica la situazione delle province italiane. Senza risorse e con servizi importanti ancora da garantire – come la manutenzione di scuole e strade – è ormai una corsa contro il tempo per evitare per molti enti il default. Questa la sorte che condivide anche la Provincia di Imperia, che avrebbe bisogno di almeno 10 milioni di euro per continuare a sopravvivere.

A livello nazionale, la richiesta avanzata dall’Upi – l’Unione delle Province Italiane – è di 600 milioni di euro, che possa garantire alle province di galleggiare in attesa di una riforma istituzionale che, dopo la bocciatura del referendum del 4 dicembre, è ormai indispensabile. In questo senso, le voci non sono tuttavia delle migliori, visto che indiscrezioni danno per quasi certi soltanto 170 milioni di euro. Cifra che, se confermata, significherebbe futuro nerissimo per gli enti provinciali.

Di questi temi ha parlato a Riviera Time il presidente della Provincia di Imperia Fabio Natta, che giovedì tornerà nuovamente a Roma per discutere della situazione e cercare una possibile soluzione. “Quello che mi fa più male è la mancata manutenzione delle strade che portano ai piccoli comuni dell’entroterra”, dice. “Ma anche per le scuole, sulla costa, non si possono escludere chiusure a settembre. Altre Province lo hanno già fatto”.