lavanda valle argentina

Creare un punto di riferimento per la formazione, lo studio, la ricerca nonché per la raccolta e lo scambio di informazioni ed esperienze. Questo l’obiettivo del neonato Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda. Una realtà concepita per fornire a livello nazionale tutto il supporto scientifico, culturale ed esperienziale necessario allo sviluppo delle attività di coltivazione, diffusione e promozione della Lavanda in quanto prodotto di pregio la cui lavorazione trova applicazione in molteplici settori, dal cosmetico all’alimentare, e il cui utilizzo affonda le proprie radici nell’antica tradizione del nostro Paese.

Il Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda nasce oggi ma poggia sulle solide basi dell’esperienza maturata negli ultimi sei anni con il progetto Lavanda della Riviera dei Fiori, grazie alla collaborazione dei Comuni delle province di Imperia, Savona e Cuneo.

Cinque sono ad oggi le realtà coinvolte direttamente nella fondazione del Centro: Associazione Culturale Produttori Lavanda della Riviera dei Fiori, Ordine Gastronomico Lavanda della Riviera dei Fiori, Associazione Cultura Arcimboldo, Associazione Culturale Ligys, CNA Imperia.

Lo scopo principale del Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda è la promozione, realizzazione e/o partecipazione a progetti di ricerca in ambito internazionale, nazionale, regionale e locale nonché lo svolgimento di attività di supporto per Enti pubblici e/o privati. Le attività del Centro saranno volte a promuovere la Lavanda come pianta Aromatica, coordinare e realizzare ricerche attraverso l’attribuzione di borse di studio, premi e l’organizzazione di seminari e convegni, gestire e promuovere corsi di istruzione tecnico-professionale, qualificazione e perfezionamento, coordinare le attività culturali con gli Enti Locali, Regionali, Statali, Europei, pubblici e privati.

Il Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda, che ha già ottenuto la partnership dell’IRF (Istituto Regionale per la Floricoltura) e che nasce nei giorni stessi in cui l’Associazione Lavanda della Riviera dei Fiori ha intrapreso il cammino per il riconoscimento del marchio IGP alla lavanda officinalis “IMPERIA”, aprirà varie sedi operative sul territorio per lavorare in sinergia con tutte le realtà – istituzionali, produttive, culturali – a vario titolo correlate al mondo della lavanda.

“C’è sempre più bisogno di formazione, di ricerca e di voglia di riscoprire le coltivazioni e le produzioni che in passato hanno fortemente caratterizzato la nostra regione rappresentando importanti fonti di reddito – è il commento di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria nonché assessore con delega, fra l’altro, ad Agricoltura, Marketing e Promozione Territoriale e Promozione dei Prodotti Liguri – Come rappresentante dell’Istituzione regionale ma soprattutto per l’attaccamento al Ponente, visto che le mie origini sono nell’Imperiese, non posso che essere felice della nascita di questo Centro. È un passo significativo verso il recupero di una parte importante della nostra identità e della nostra tradizione, che potrà costituire un’ulteriore fonte di concreta valorizzazione del territorio”.

Nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo dei terreni coltivabili, per il quale l’Associazione Lavanda della Riviera dei Fiori in passato aveva richiesto una semplificazione delle procedure dei terreni boscati, l’assessore Piana conferma la massima attenzione in proposito: “Si tratta prevalentemente del recupero di terreni un tempo coltivati e poi abbandonati. È un aspetto sul quale stiamo lavorando da tempo, con l’emissione di bandi che rendano sempre più agevoli il recupero e il riutilizzo di questi terreni”.

Alla base delle attività e dello sviluppo del Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda ci sarà un principio fondamentale che da sempre informa l’operato e l’essenza stessa del progetto Lavanda della Riviera dei Fiori dal quale nasce: il “fare rete” o “fare sistema”, coinvolgendo a livello locale, territoriale, nazionale e internazionale tutte le realtà potenzialmente interessate al progetto o già operative nei settori di riferimento.

Tutte le figure coinvolte nelle attività del Centro saranno di elevatissimo profilo tecnico e scientifico, frutto della selezione delle migliori professionalità sulla quale si fonda l’essenza stessa del Centro. Solo attraverso l’incontro, il confronto, la collaborazione e lo scambio delle competenze più consolidate nei rispettivi settori, infatti, è possibile costituire un valido e reale punto di riferimento per la tutela e lo sviluppo di una produzione come quella della Lavanda – una produzione di nicchia ma ricca di potenzialità e in grado di coinvolgere molteplici settori economici – e trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio di tecniche, di conoscenze e di progettualità in grado di delineare sempre nuove direttrici di sviluppo.