La rete di comunicazione dei Consorzi di tutela DOP IGP conferma il ruolo di risorsa fondamentale per il rilancio del made in Italy. E la Fondazione Qualivita propone il #decalogoDOP.

Un strumento operativo a servizio della rete DOP IGP, condiviso in occasione del WebMeeting “La comunicazione dei Consorzi di Tutela post Covid-19” organizzato in collaborazione con Federdoc e OriGIn Italia a cui hanno partecipato oltre 200 rappresentanti del comparto. Dieci punti su cui basare nell’immediato un racconto nuovo e più profondo del made in Italy e far emergere le peculiarità strategiche del settore DOP IGP.

Uno strumento utile per la comunicazione istituzionale che promuove il sistema agroalimentare e vitivinicolo di qualità attraverso nuovi valori emersi come risposta all’emergenza Covid-19.

I numeri del valore economico delle filiere parlano chiaro: 16,2 miliardi di euro di valore alla produzione e 9 miliardi di valore all’export (Rapporto Ismea-Qualivita 2019).

Ma c’è anche il grande valore delle azioni di comunicazione dei Con­sorzi di tutela, un asset strategico analizzato da Fondazione Qualivita. Numerosi sono infatti gli strumenti che i Consorzi DOP IGP usano continuamente per comunicare in Italia e nel mondo.

“I numeri sono enormi – ha sottolineato Mauro Rosati, direttore della Fondazione Qualivita, nel corso del WebMeeting – . Oltre 56milioni di utenti su internet, 554 siti ufficiali. Questa rete se lavora insieme, attraverso la sua trasversalità per fare comunicazione, può creare e migliorare il sistema di valori. E soprattutto essere megafono delle iniziative del Governo e delle Regioni nelle campagne istituzionali. Diventerà strategica la necessità che il Governo coinvolga la rete dei Consorzi per amplificare all’estero le proprie iniziative anche in chiave di promozione del territorio”.

Creatività, innovazione, tutela, comunità, sano: sono le cinque parole chiave per il rilancio dell’Agroalimentare di qualità nella fase post Covid-19, emerse nel corso dell’incontro via web.

“Dal decalogo proposto da Fondazione Qualivita appare evidente come la comunicazione di un prodotto Dop – sottolinea Carlo Siffredi, presidente del Consorzio Olio Dop Riviera Ligure – debba guardare al consumatore e alle comunità, mettendo insieme il valore produttivo e sociale che sui territori questi prodotti sono in grado di far emergere. Su alcuni punti del decalogo, come ad esempio il turismo green e la valorizzazione del patrimonio culturale, l’Olio Dop Riviera Ligure ha dimostrato da tempo la capacità di saper identificare il prodotto collegandolo alle peculiarità territorio. Ora è il momento di intercettare ulteriormente piani di comunicazione europea come ” Farm to Fork” per creare un sistema alimentare equo, salutare ed ecologico”.