tana bertrand badalucco

Il Festival dello Stoccafisso di Badalucco si apre oggi, sabato 16 settembre, con la presentazione del progetto del Museo Archeologico Ligure Mary Crowfoot. L’incontro si svolgerà, alle 17, presso piazza Umberto Eco (in caso di pioggia, presso la sala consigliare del Comune di Badalucco). L’intento è di informare la comunità ed i numerosi turisti già arrivati in paese per assaporare lo stoccafisso alla badalucchese che sarà distribuito domani.

Da alcuni anni, l’amministrazione comunale del sindaco Matteo Orengo si è posta come obiettivo, la nascita di questo spazio espositivo. Per far diventare il sogno realtà il Comune ha partecipato a bandi PNRR e non solo. Una svolta è arrivata dal bando Next Generation We della Fondazione Compagnia di San Paolo che ha concesso 76mila euro al paese del buon vivere.

Tana Bertrand

Presso il sito di Tana Bertrand sono stati trovati numerosi reperti, umani e animali, oggetti appartenenti a corredi funebri, punte di freccia in selce e molto altro. Tra il 1906 e il 1909 Grace Mary Crowfoot, un’archeologa, rinvenne i preziosi reperti oggi ospitati soprattutto presso l’Ashmolean Museum di Oxford in Inghilterra, nella collezione di reperti dell’Università di Genova, presso il Museo Pigorini di Roma e il Museo Civico di Sanremo.

“Tana Bertrand è da sempre un luogo mitico per ogni badalucchese – afferma il sindaco Matteo Orengo. – Diciamo che abbiamo avuto diversi input esterni per cui in più di una occasione mi sono ritrovato a ragionare sull’importanza di questo sito archeologico e l’opportunità che avevamo nel cercare di aprire un museo dedicato. In particolare ci tengo a ricordare il prezioso contributo ricevuto da Ito Ruscigni, non dimentichiamo poi la figura di Angelo Saglietto detto ‘Il Sofo’ che sicuramente portò avanti ciò che scoprì Mary Crowfoot e oggi ringraziamo anche Matteo Sicios di Genova che ha firmato la cura dei contenuti multimediali e l’architetto di Badalucco Enrico Panizzi per la cura degli aspetti estetici legati al Museo”.

“Attraverso i fondi stanziati dalla Compagnia di San Paolo otterremo il materiale espositivo multimediale e il sito https://www.tanabertrand.it/ è già online. Non abbiamo ottenuto i fondi PNRR che ci avrebbero permesso di portare avanti il progetto su Palazzo Boeri ma non volevamo rinunciare all’idea, così abbiamo deciso di realizzare il Museo all’interno di una bottega in centro paese, recuperata attraverso il contratto di quartiere”.

Dai fondi FUNT, un futuro per il Museo

Badalucco cercherà di accedere ad ulteriori canali di finanziamento per realizzare il progetto. “Puntiamo a non lasciarci scappare il Fondo Unico Nazionale Turismo (Funt) del Ministero del Turismo di cui si parla molto in Liguria – annuncia Matteo Orengo. – Si tratta di alcune decine di migliaia di euro che però ci permetteranno di aprire. Tana Bertrand non è posto raggiungibile, dal 1934 l’accesso è consentito ai soli ricercatori, quindi vogliamo ricreare l’atmosfera di questo luogo nei locali del nuovo museo offrendo una esperienza sensoriale che porti il visitatore a sentirsi come se fosse all’interno della grotta. La nostra speranza è di riuscire ad aprire nel giorno di San Giorgio, nostro Santo Patrono, il 23 aprile 2024. Se non sarà possibile e ci vorrà più tempo, ne prenderemo atto ma l’obiettivo è quello e il traguardo è alla nostra portata. Il Museo sarà un unicum a livello regionale e pensiamo che possa essere di interesse non solo per Badalucco ma per tutto il territorio”.