Il porta a porta che funziona, l'esempio di Prelà
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Si è conclusa a Verona la 51esima edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino, che ha visto ancora una volta in grande spolvero i vini liguri. La sensazione comune, infatti, è che gli operatori del settore di tutto il mondo siano sempre meno interessati ai vitigni internazionali e guardino con grande attenzione ai prodotti di nicchia legati al territorio. In questo senso la Liguria ha molto da offrire, tra Vermentino, Pigato, Rossese ed altre eccellenze vinicole.

Tra queste grandi realtà si sta inserendo il Moscatello di Taggia, prodotto che si era perso nei meandri dei decenni e che è risorto nell’ultimo periodo grazie alla caparbietà e alla passione di alcuni viticoltori del Ponente Ligure. Il Moscatello di Taggia è stato protagonista per il secondo anno consecutivo di Vinitaly, incassando una pioggia di elogi, che fa ben sperare per il futuro.

È stata anche l’occasione per fare il punto su questi anni di grande lavoro, su questa “follia” – per dirla a la maniera di Eros Mammoliti – che attrare sempre di più. Riviviamo in questo speciale i momenti più significativi e le parole degli esperti.