La vicenda della nave Acquarius con 629 migranti a bordo alla quale il governo italiano ha chiuso i porti è diventato un caso diplomatico dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato di “cinismo e irresponsabilità” da parte dell’Italia.

Parole che non sono piaciute a tanti, anche nel Ponente ligure, che ricordano l’atteggiamento di totale chiusura da parte delle autorità francesi nell’estate 2015, quando per intere settimane la gendarmerie fu schierata sul confine di Ponte San Ludovico a Ventimiglia per impedire a un centinaio di migranti, accampati su una scogliera, di varcare la frontiera. Momenti di tensione ai quali hanno atto seguito migliaia di riammissioni, operate sempre dalla Francia all’Italia e ricordate anche dal Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, nel suo discorso al Senato.

Sul tema sono intervenuti nelle scorse ore il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano e il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Non condivido la posizione del Governo su Aquarius, anzi”, dichiara il primo cittadino. “Ma non si accettano lezioni di morale dalla Francia perché noi al confine c’eravamo e abbiamo visto”. Gli fa eco il governatore: “Macron ricordati di Ventimiglia, della frontiera chiusa, dei respingimenti. Questa è la solidarietà avuta fino ad oggi”.