Mattina speciale al Liceo “Aprosio” di Ventimiglia. Mentre fervono le attività di preparazione alla giornata di venerdì “A proposito di scienza” e va  concludendosi l’organizzazione del “Viaggio della Memoria” in partenza lunedì alle ore 4,13, stamattina gli alunni e le alunne delle classi quarte hanno potuto partecipare ad un interessante incontro con il giornalista e scrittore Michele Serra.

L’appuntamento è nato grazie all’invito di una docente dell’Aprosio, compagna di classe di Michele Serra, il quale in amicizia ha accettato di colloquiare con un’assemblea di studenti attenti, silenziosi, affascinati dalla capacità comunicativa dello scrittore.

Da “immigrato digitale”quale si è definito, di fronte a una platea di duecento “nativi digitali” Serra ha analizzato “il salto tecnologico degli ultimi vent’anni” riflettendo su potenzialità, occasioni, possibilità che scaturiscono dalla diffusione delle nuove tecnologie ma anche sui limiti e sui rischi che sono legati al radicale cambiamento della comunicazione e della relazione.

La qualità dell’intervento, proposto con uno stile informale e non moraleggiante, ha messo in luce le differenze epocali generate dal progresso tecnologico soprattutto in ambito comunicativo ed ha suscitato ricche e interessanti domande da parte degli studenti, alle quali Michele Serra non si è sottratto, rispondendo con grande efficacia e toccando molti argomenti interessanti.

A dimostrazione che gli “sdraiati” del suo famoso romanzo quando trovano temi e persone significative, abbandonano il divano e quell’atteggiamento per cui “in genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo” e ascoltano, pensano, riflettono, pongono domande intelligenti.

E nonostante “l’ora sociale, quella degli orologi e del consenso umano (…) sembri non poter influire sull’andamento delle loro vite”, per un paio d’ore l’Auditorium del Liceo Aprosio è diventato teatro di uno stimolante scambio generazionale, ricco di spunti, idee, provocazioni che fanno scorgere prospettive incoraggianti per il futuro delle giovani generazioni.