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“Un ‘piccolo’ incidente con conseguenze abbastanza importanti”. Maurizio Gerini definisce così il motivo del suo abbandono alla Dakar 2021 quando stava conducendo la classifica Original by Motul, riservata ai piloti senza alcuna assistenza tecnica.

Ad alcuni giorni dal suo rientro a Chiusanico, e dopo i ricoveri ospedalieri in Arabia Saudita prima e a Imperia poi, lo abbiamo incontrato per farci raccontare il suo rally raid partendo proprio dalla ragione che lo ha costretto ad alzare bandiere bianca.

“Ho avuto una lesione alla milza della quale non mi sono accorto subito – spiega Gerry. Ho infatti continuato portando a termine la giornata per circa 30 km di speciale e un altro centinaio di trasferimento fino al bivacco. Qualcosa che non andava però c’era e appena i dottori mi hanno visitato sono stato trasferito all’ospedale più vicino perché avevo un principio di emorragia che, per fortuna, non ha portato gravi conseguenze. Devo dire che sono stato molto fortunato anche se rimane un po’ l’amaro in bocca. Andare e tornare a casa a mani vuote è un po’ un colpo basso, ma anche uno stimolo per fare magari meglio l’anno prossimo”.

Gerini ha comunque fatto vedere tutto il suo talento dominando fino alla caduta la sua classe: “Ho scoperto questa nuova formula e quando ho abbandonato mi trovavo in prima posizione. Bisogna correre una gara un po’ più responsabile e attenta. A oggi ho la voglia di riprovarci e dimostrare che posso fare una buona corsa”.

Il pilota di Chiusanico è salito agli onori della cronaca anche grazie al salvataggio del collega e amico Santos, che ha così ripercorso: “Non mi è piaciuto fare molta pubblicità su questa cosa – ammette. Ho avuto una caduta abbastanza importante dovuta a una roccia dello stesso colore della sabbia che mi ha disarcionato dalla moto a più di 100 km/h. Incredibilmente io ne sono uscito illeso, cosa che purtroppo non è accaduta a Santos, pilota indiano partito dopo di me. Io ho prestato soccorso e devo ringraziare anche gli organizzatori che ci hanno obbligato a seguire un corso apposito. Ho effettuato il massaggio cardiaco, dato che il ragazzo non respirava ed aveva perso i sensi. Ora non è ancora ristabilito al 100%, ma è uscito dal coma e questo per me è un grande sollievo”.