Maurizio Gerini campione di sport e solidarietà
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Ventesimo in gara, migliore degli italiani della Dakar 2020, un campione del nostro ponente a livello sportivo, ma anche in solidarietà. Ospite negli studi di Riviera Time: Maurizio Gerini.

Il pilota di Chiusanico ha tracciato un bilancio della sua ultima impresa, tra giornate super e un po’ di sfortuna, passando poi al racconto della sua passione partita fin dalla tenera età: “Vedevo passare una moto e impazzivo, finché non ho potuto guidarla”.
Da lì le prime gare, a partire dai 18 anni, fino ad arrivare ai rally raid e alle avventure in Sud America prima, in Arabia Saudita poi: “Ormai i ragazzi iniziano molto presto, io sono partito a 18 anni da Chiusanico un po’da solo. Questo mi fa piacere, non c’è una bacchetta magica ma bisogna fare step dopo step – spiega Gerini. Il mio percorso può essere un input anche per altri ragazzi per crederci e sapere che con impegno e sacrificio possono riuscire a emergere”.

Tra una gara e l’altra Gerini dedica anche tempo al sociale accompagnando l’amico Vanni Oddera, pioniere della mototerapia, nelle corsie degli ospedali: “La moto per me è libertà e felicità, riuscire a trasmetterla ai bambini e alle loro famiglie con un gesto molto semplice che non ci costa nulla è una cosa fantastica e appagante”.

Spazio finale dedicato all’evento di domani sera. Per dare il bentornato a Gerini infatti amici, tifosi, Pro Loco e Comune di Chiusanico, hanno organizzato una cena di beneficienza. I fondi ricavati che verranno devoluti al reparto di oncologia pediatrica dell’Istituto Gaslini in onore dell’amico Fausto Vignola. La cena si terrà nella frazione di Torria e sarà introdotta da una premiazione dello stesso Gerini da parte dell’amministrazione comunale.

L’intervista completa al numero 42 nel video-servizio di Riviera Time.