
Si Ăš conclusa con un giorno di anticipo sul programma la terza Diagonale: la ultra staffetta di 3000 chilometri ideata dallâimperiese Armando Cosentino che ha visto il testimone partire da Marsala il 18 agosto e arrivare a Genova poche ore fa, toccando tutte le regioni Italiane. Compreso la Sardegna che Ăš stata il percorso di una piĂč breve Diagonale che si Ăš svolta due giorni prima della principale.
Un poâ come i Mille, quel lontano 5 maggio 1860, gli 8 componenti della squadra ufficiale della Diagonale hanno riunificato lâItalia in unâimpresa, che nel suo piccolo, entra nella storia.
La Diagonale nasce nel 2017 da un gruppo di runner non professionisti del Ponente ligure. La prima edizione fu di 750 chilometri, dal Monviso a Venezia. Lâedizione 2018 portĂČ invece i runner da Parigi a Roma su un percorso di 1750 chilometri. Questâanno la sfida piĂč lunga, dura e difficile.
Una corsa che ha visto partecipare appassionati del running provenienti da tutta Italia. La squadra ufficiale (composta da Armando, Antonio, Caterina, Sveva, Alberto, Ermes, Gianfranco e Marco) Ăš stata infatti accompagnata da tanti amanti della corsa che un tratto alla volta, senza mai fermare il testimone, hanno percorso i 3000 chilometri passo dopo passo, senza mai guardarsi indietro.
Solo per citare alcuni degli ospiti noti di questa Diagonale: Lorena Brusamento, campionessa italiana specializzata nella corsa su lunghe e lunghissime distanze; Simone Leo, primo ultra-runner ad aver completato le piĂč grandi ultramaratone al mondo; e Giovanni Storti del mitico trio Aldo, Giovanni e Giacomo che nonostante la fatica ha saputo far divertire con la sua ironia durante le dirette su Facebook.
A portare il testimone al traguardo, Quarto, luogo da dove partĂŹ la spedizione dei Mille, Ăš stato Ermes, il componente piĂč giovane della squadra.
Lâevento, come giĂ accaduto lo scorso anno, oltre ad essere una grande impresa Ăš anche un modo per raccogliere fondi. Lâobiettivo prefissato di 10mila euro Ăš stato superato e questâanno i soldi serviranno per regalare protesi a chi non ha le gambe per correre. I fondi raccolti saranno, infatti, devoluti al progetto dellâingengner Daniele Bonacini di Roadrunnerheart che ha come missione di far correre il maggior numero di persone possibile.