Mancano i bagnini sulle spiagge, crolla il lavoro a tempo determinato. CGIL: "In parta la causa è del reddito di cittadinanza"
play-rounded-outline
05:12

Come ogni anno, il 10 luglio alla Camera del Lavoro di Imperia la CGIL presenterà il report sull’andamento economico e occupazionale in Regione Liguria e nella nostra Provincia.

Fulvio Fellegara, segretario generale provinciale della CGIL, ci da qualche anticipazione: “L’occupazione nel 2018 ha avuto una crescita tra le 2000 e le 2400 unità. Parliamo per lo più di lavoratori autonomi e indipendenti. In totale sono circa 79mila gli occupati in Provincia. I numeri positivi finiscono però qui. La Provincia ha infatti il 13,5% di tasso di disoccupazione per un totale di 12.400 disoccupati. La disoccupazione giovanile è al 42%.”

I dati del primo semestre 2019, inoltre, non rispecchiano la crescita occupazionale del 2018. Tra i dati forse più significativi, e su cui la CGIL vuole riflettere, c’è un vero e proprio crollo dei lavori con contratto a tempo determinato.

“Come abbiamo detto fin dall’inizio non è uno strumento che può andare a risolvere la situazione. Non si tratta di una politica attiva del lavoro e come vediamo non ha dato alcun impulso, anzi,” spiega Fellegara. “Questo crollo del lavoro a tempo determinato deve essere letto in parte come una dinamica di rifiuto e di attesa di molte persone che, avendo fatto domanda per il redditto di cittadinanza, avrebbero perso il sussidio facendosi assumere.”

Fellegara continua: “Il reddito di cittadinanza si è poi rivelato interessare una platea molto più limitata e di valore molto più basso delle promesse in campagna elettorale. In tanti si trovano ora senza reddito di cittadinanza e senza lavoro, o con un reddito troppo basso.”

Sono oltre 400 le domande di reddito di cittadinanza presentate alla Cgil. Un numero che se sommato a quello delle altre sigle sindacali proietta una stima veritiera di circa 1000 domande in provincia di Imperia. “Di queste domande non tutte saranno accettate,” specifica Fellegara.

Inoltre, quella del calo drastico dei contratti a tempo determinato è una dinamica che stiamo proprio in questi giorni vivendo nel nostro Ponente ligure.

Se ne sta parlando molto: sulle spiagge della Riviera mancano i bagnini, diversi bar e ristoranti stanno ancora cercando personale per l’estate. Una situazione piuttosto anomala, se paragonata agli anni precedenti. Fellegara ha provato ad analizzare le cause.

“L’attesa del reddito – spiega – ha avuto sicuramente un’influenza negativa sulle assunzioni stagionali. Se devo barattare un posto di lavoro di tre mesi con un redditto di cittadinanza che mi aspetto essere quello promesso da Di Maio, probabilmente aspetto il reddito e rifiuto il lavoro. Ma dobbiamo anche fare una riflessione sulla qualità del lavoro che viene proposto: spesso precarietà alta, retribuzione bassa, contratti part-time che nascondono lavori a tempo pieno. Siamo difronte a una situazione complessa che non può trovare risposte semplici.”

L’intervista a Fulvio Fellegara nel nostro video servizio.