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Poche note riecheggiano tra i castagni sulle colline di Montalto Ligure, una melodia che ci conduce fino al Santuario di Nostra Signora dell’Acquasanta. La piazzetta gremita assiste silenziosamente alla celebrazione sotto le fronde che celano il calore estivo.

Oggi ricorre il 77° anniversario dell’eccidio che vide proprio qui, nell’agosto del 1944, il massacro ad opera dei nazifascisti di alcuni contadini e dei due sacerdoti che vollero difendere gli orfani nascosti nella chiesa. La benedizione si sposta al monumento che ritrae don Stanislao Barthus e il chierico Mario Bellino: sono congelati un’attimo prima di essere barbaramente trucidati da fascisti e nazisti in un luogo che avrebbe dovuto essere solo di pace.

Le note di “Bella Ciao” e “Fischia il vento” riempiono i monti silenti mentre i numerosi interventi colmano i cuori di pensieri profondi. Si parla di ricordo, ma non di qualcosa relegato al passato, bensì di qualcosa che deve essere vivo ogni giorno con noi. Oggi più che mai il tempo sembra rendere momenti tragici come ciò che qui accadde molto lontani, quasi come facenti parte di un’altra realtà, e l’ignoranza unita alla mancanza della vergogna stravolgono quotidianamente la verità.

Ma preziosi istanti come quelli vissuti questa mattina sono inestimabili boccate di ossigeno; come ricordato nella commemorazione dal prof. Nanni Perotto, è nel saper riascoltare il vento che troveremo il fischio mai assopito delle memorie della nostra terra.

Alla celebrazione, organizzata dal comune di Montalto Carpasio che era oggi rappresentato dal consigliere Antonella Bignone, sono intervenuti Amelia Narciso presidente provinciale ANPI di Imperia, il consigliere Enrico Ioculano, il professor Nanni Perotto ed il dott. Pierdomenico Carazzai. Era inoltre presente Stefanio Capponi di 95 anni, uno degli ultimi partigiani ancora in vita in provincia. Interventi musicali a cura del prof. Colombo Panizzi e Lorenzo Marazzano.