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Bernard Gonzalez, prefetto delle Alpi Marittime, ha negato l’autorizzazione allo svolgimento di due manifestazioni di protesta previste a Nizza, una oggi e l’altra domani.

Sull’onda emotiva dell’omicidio di George Floyd, ormai considerato un martire dell’apartheid nel mondo, anche nella capitale della Costa Azzurra sono (o erano) previste due manifestazioni di sostegno dei diritti civili negati al grido di ‘Black lives matter’. Temendo scontri, come accaduto in Francia a Rouen, il Prefetto ha fatto appello al divieto di assembramenti oltre le dieci persone come dall’articolo 3 del Decreto dello scorso 31 maggio sulla Fase 2 in Francia. In barba al divieto però nelle ore scorse la folla si è riunita ed ha marciato a Parigi, Bordeaux, Nantes, Limoges, Poitiers, Caen, Marsiglia e Lille per protestare contro le violenze delle forze dell’ordine, un tema sempre caldo tra i nostri vicini di casa e rilanciato prepotentemente in pieno lockdown dalla giovanissima attrice e cantante Camelia Jordan, nata a Tolone 27 anni fa e di origine magrebina.

Terza classificata in un seguitissimo talent musicale e vincitrice di un prestigioso Premio Cèsar, l’Oscar del cinema francese, due anni fa come miglior promessa femminile, Camèlia in un’intervista sulla seconda rete pubblica France-2 ha detto di non sentirsi per niente al sicuro quando viene fermata dai controlli dei gendarmi “…soprattutto se ho i capelli crespi, ricci, da magrebina”. Ma ha anche aggiunto che ci sono “…migliaia di uomini e donne che si fanno massacrare quotidianamente in Francia per la sola ragione del colore della loro pelle”.

Tornando a Nizza, il Prefetto ha incontrato il sindaco di Nizza Christian Estrosi a proposito di queste due manifestazioni non autorizzate il cui punto di ritrovo è stato fissato sulla Promenade des Anglais, per protestare anche contro le violenze dei flics in ricordo di Adama Traorè deceduto quattro anni fa dopo il suo arresto in una caserma a pochi chilometri da Parigi.

Un dispositivo speciale di controllo verrà posto in essere a Nizza per evitare assembramenti e soprattutto che l’adunata possa degenerare. La protezione contro possibili vandalismi sarebbe stata richiesta dai commercianti al loro primo vero weekend di lavoro dopo la lunga quarantena.