L’Italia festeggia oggi l’agricoltura più green e biodiversa d’Europa, grazie al lavoro delle aziende agricole presenti, i prodotti d’eccellenza e le specialità  dei territorio Dop/Igp/Doc tra le quali spiccano quelle della Liguria, regione dove quasi la metà della superficie agricola corrisponde a  zone ad elevato valore naturalistico, che conta circa  300 prodotti tradizionali regionali censiti, un numero considerevole di aziende biologiche e di coltivatori e allevatori custodi, impegnati a difendere e valorizzare animali, semi e piante a rischio di estinzione.

È quanto afferma Coldiretti Liguria, in occasione della giornata mondiale dell’ambiente che si celebra in tutto il mondo il 5 di giugno e dedicata quest’anno alla biodiversità. La difesa dell’ambiente e delle biodiversità presenti non ha solo un valore naturalistico, ma è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole Made in Liguria, dove il lavoro degli agricoltori ha permesso di salvare e rendere famose produzioni come, ad esempio, l’asparago violetto, la zucchina trombetta, a forma ricurva, il fagiolo bianco prodotto nell’estremo ponente ligure, il Chinotto dal quale si ottiene l’omonima bevanda, il famosissimo Basilico Genovese DOP, fino ad arrivare alla patata di Pignone. Ma non solo: anche gli allevatori svolgono un ruolo fondamentale per la salvaguardia di specie autoctone resistenti ma purtroppo a rischio d’estinzione, quali ad esempio la Cabannina e la pecora Brigasca.

I primati del made in Italy a tavola – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – realizzati grazie alle imprese agricole presenti nei nostri territori, sono un riconoscimento del ruolo strategico che il settore agricolo possiede per la crescita sostenibile del Paese. Questo importante risultato è stato ottenuto anche grazie al deciso impegno di preservare le colture di una volta aiutandosi con strumenti moderni, puntando sempre alla sostenibilità e alla qualità con, ad esempio, sistemi informatizzati di sorveglianza per ottimizzare irrigazioni e fertilizzanti o l’ impiego di trappole biologiche contro i parassiti. E’ importante favorire questo settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare:  il cibo ha dimostrato, anche in questa delicata fase, tutta la sua strategicità ed è quindi fondamentale sostenere tutte quelle imprese che hanno subito pesanti contraccolpi a causa dell’emergenza Covid-19, in modo da permettergli di continuare a tutelare il territorio e le produzioni d’eccellenza conosciute a livello mondiale”.